di Denise de Franco
Invocando la love revolution si voleva cambiare il mondo negli anni ‘70. Urlando I love rock’n’roll si partecipava ai concerti negli anni ’80. Definendoci la X generation ci siamo persi negli anni ’90. In tutto questo tempo abbiamo prodotto miliardi di rifiuti mutandoci nella trash generation. Basta! è giunto il momento di rivoluzionarsi!
E quale modo migliore se non partire dal cuore pulsante della società?! Anconambiente Spa, società di igiene ambientale della provincia di Ancona, con il progetto “trash e lode” ha alzato il tiro e puntato dritto dritto verso il centro della cultura cittadina, l’Università Politecnica delle Marche (UNIVPM). Obiettivo? Laureare tutti con “trash e lode”, per una vita universitaria rispettosa dell’ambiente! Perché chi non ha una cultura green non merita voti alti nella società civile.
Il progetto punta a catturare l’attenzione di quella fascia di popolazione, i giovani, da sempre eterogenea e complessa. La coordinatrice del progetto, Dott.ssa Stefania Zolotti Responsabile dell’Ufficio Comunicazione di Anconambiente SpA, sintetizza lo scopo dell’iniziativa volta ad “avvicinarli con la creatività e la modernità dei linguaggi, definendo il flash mob “Trash e lode” parodia di un trenta e lode che, grazie alla collaborazione delle associazioni studentesche, può voler dire ipotecarne la fiducia e avere da qui in avanti dei presidi funzionali per messaggi etici nei confronti dell’ambiente. L’università è un terreno preziosissimo per le coscienze di oggi e di domani.”
Il tutto ha inizio con un flash mob tenuto ieri, 21 novembre alle ore 11.30, durante la lezione di Analisi matematica che, con circa 180 studenti, è uno dei corsi più frequentati della Facoltà di Ingegneria. Attori del Teatro Stabile delle Marche si sono confusi tra gli altri studenti, complice l’insegnante del corso ed il Preside di Facoltà, interrompendo la lezione con letture tratte da “La civiltà del riuso. Riparare, riutilizzare, ridurre” di Guido Viale.
I commenti post evento sono carichi di entusiasmo: “avevamo in corpo una grande scarica di adrenalina mentre ci mescolavamo tra i banchi con gli studenti, e la complicità della professoressa è stata meravigliosa. – racconta la dott.ssa Zolotti – I ragazzi erano a dir poco frastornati quando abbiamo iniziato le incursioni letterarie sul valore del riuso degli oggetti fingendo di rispondere alle domande della professoressa sulla lezione di matematica!” Al termine è stato spiegato agli studenti il progetto di educazione ed informazione ambientale e le iniziative che, da li, proseguiranno per tutto il 2013 all’interno della città universitaria.
Ovviamente questo evento non è stato pubblicizzato per non rovinare l’effetto sorpresa che la caratterizza, ma decreta un bell’inizio di anno accademico illuminato da un raggio verde!