di Emanuele Biestro
Nel dibattito politico i temi green e della sostenibilità trovano poco spazio in Italia, soprattutto quando i leader di partiti e movimenti devono scaldare i cuori dei propri elettori: “rimborsiamo l’IMU”, “tutti a casa” e “responsabilità!” sembrano slogan più efficaci. In molti credono invece che la strada più sicura per superare l’impasse istituzionale ed economica possa essere fatta di investimenti nelle politiche ambientali, dai rifiuti alle energie rinnovabili, dall’efficienza energetica alla conservazione dei suoli e della biodiversità.
Questa è l’idea condivisa da un gruppo di 20 ambientalisti che si sono riuniti per elaborare un appello rivolto ai neo-eletti del Parlamento affinché trovino un accordo basato proprio su questi temi:
-garantire trasparenza, legalità ed equità nelle filiere alimentari, ambientali ed energetiche;
– procedere ad un deciso sviluppo dell’energia rinnovabile, abbandonando i piani di ritorno al nucleare e le trivellazioni in cerca di petrolio;
– incentivare lo sviluppo del trasporto sostenibile e il trasporto pendolare nelle aree urbane;
– redigere un piano di conservazione della biodiversità naturale, attribuendo un ruolo centrale ai parchi, anche nello sviluppo turistico delle zone;
– favorire l’occupazione in agricoltura, promuovendo modelli di consumo alimentare sostenibili;
– fermare il consumo di suolo attraverso provvedimenti normativi;
– incentivare riutilizzo, riuso e raccolta differenziata, eliminando il sostegno a inceneritori e discariche.
L’opinione di coloro che hanno redatto questo appello è che attorno a queste tematiche possa svilupparsi sia una convergenza all’interno di alcune forze politiche in Parlamento ma soprattutto un nucleo di provvedimenti che possano risollevare l’Italia dalla situazione attuale. Altre proposte infatti vengono messe sul piatto, ma con allarmante rischio di aggravare ulteriormente la situazione ambientale: le trivellazioni in cerca di petrolio, un mai assopito ritorno al nucleare e uno scellerato consumo di suolo non garantiscono né nel breve né nel lungo periodo occupazione, sviluppo e sostenibilità.
Se anche tu tra le parole chiave del dibattito politico vorresti ritrovare “ambiente”, “energie rinnovabili” e “sostenibilità”, firma la petizione che trovi al link a destra: perché la chiave per uscire dalla crisi sta nel prenderci cura dell’ambiente!