di Francesca Davoli
Fra i testimonial di Keep Clean & Run, Mattia Miraglio, giovane ragazzo della provincia di Cuneo che si è lanciato in una grande sfida: fare il giro del mondo a piedi. 50.000km in solitaria, accompagnato esclusivamente dal suo “carretto” sul quale trasporta zaino e viveri; un itinerario che partendo dall’Italia passa per il Bosforo, l’India, l’Australia, l’America, il Sud America e infine l’Africa prima di ritornare in patria. Tempo stimato per portare a compimento l’impresa? 5 anni. Mattia è partito da Savigliano, suo paese natio, esattamente un anno fa, il 19 Aprile 2014. Siamo a un quinto dell’avventura.
Mattia è un ragazzo sensibile alle problematiche legate ai rifiuti, e al littering, che ostacola spesso la percezione di totale bellezza che altrimenti lo circonderebbe in molti dei posti che ha scoperto finora. Quando gli abbiamo spiegato l’obiettivo e la natura dell’iniziativa “Keep Clean & Run”, si è subito detto entusiasta di essere uno dei testimonial. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Mattia, l’idea di fare il giro del mondo a piedi parte come sfida prevalentemente sportiva o ambientale?
L’idea è quella di avere uno stile di vita semplice e pulito! Già solo il fatto di viaggiare a costo zero, e con “costo zero” intendo senza combustibili di qualsiasi tipo – ossia quanto più possibile “a impatto zero”, fa capire come la penso su questo argomento! Non si tratta per me di un’impresa sportiva, ma della scelta di uno stile di vita. Sicuramente questa mia impresa parte da motivazioni personali, ma ritengo che il messaggio che posso lanciare con un’impresa del genere possa essere molto potente anche per gli altri.
Visto che per ora non sembra esserci dato un altro mondo dove vivere, cerchiamo quantomeno di tenere questo pulito! Mi colpisce sempre vedere come stiamo uccidendo la nostra vera “madre” minuto dopo minuto. La voglia di esplorare e scoprire è connaturata nell’uomo, e io per primo ne sono un esempio, ma vorrei anche essere un esempio del fatto che si può viaggiare e spostarsi anche senza distruggere questo pianeta che tanto ci sta donando. E camminare (o correre, come farete in “Keep Clean & Run”) non inquina mai!
Quanto è diffuso il problema dell’abbandono dei rifiuti nei vari posti che hai attraversato e come viene affrontato (se viene affrontato)? Raccontaci un caso che ti ha particolarmente colpito
Mi sembra che ci siano sempre più tipologie di rifiuti in giro per il mondo, e si direbbe proprio che in molti dei paesi che ho attraversato non sappiano ancora come smaltirli. Ad esempio in paesi come l’India, si vede che la plastica è ancora una cosa nuova per loro, e purtroppo vige un ignoranza incredibile a riguardo, soprattutto per quanto ne riguarda lo smaltimento. In generale, quando non sanno come smaltire la spazzatura, raccolgono tutto indistintamente, ne fanno un mucchietto per casa e semplicemente bruciano tutto, causando, come potete immaginare, puzze incredibili! Ancora più incredibile è vedere che loro con quei falò maleodoranti e chimici ci si scaldano per la notte! Il problema dei rifiuti nel mondo è una cosa seria, più di quello che potessi immaginare prima di partire! E andando così lentamente, ho modo di rendermene conto veramente da vicino, passo dopo passo. Vedo rifiuti, littering in ogni parte del mondo e – quando dico “mondo” parlo anche d’Europa – soprattutto nei Balcani, ma anche del Medio oriente, dell’Asia. In molti posti, quando non sanno dove mettere tutti quei quintali di rifiuti, scavano grandi fosse, e buttano dentro tutto, ma proprio tutto. Ho delle foto incredibili che fanno davvero male al cuore!
Che cosa ti ha spinto a sostenere l’evento Keep Clean & Run?
L’ho trovata un’idea magnifica che può coinvolgere persone di ogni età, cultura e ceto sociale! E poi. è esattamente in linea con il pensiero del mio viaggio. Quando mi è stato chiesto di sostenere questo Vostro progetto, l’ho preso come un grande onore! Non sono mai abbastanza le iniziative come queste nel mondo. Grazie per avermi permesso di partecipare!