Per iniziare bene l’anno, ho deciso di cimentarmi in un quiz sulle tematiche ambientali. Sono incappata per caso in uno degli ultimi test del Guardian, “The hardest climate change quiz ever” , e malgrado il titolo intimidatorio, ho deciso di lanciarmi e verificare comunque le mie competenze, perché si sa, i quiz tirano.
Spesso ci capita di sottolineare come la comunicazione ambientale sembri avere una forte risonanza in un pubblico già sensibile alla tematica, senza riuscire però quasi mai ad allargare il raggio di attenzione a persone che non sono a priori interessate dall’argomento. Esistono alcune eccezioni: campagne pubblicitarie che colpiscono per la loro creatività, e che così rimangono nella mente anche di persone che non si sono mai preoccupate del messaggio sottostante prima, o ancora eventi di attualità, come la COP21, o disastri ambientali di cui i giornali e i new media parlano a profusione, portandoli all’attenzione del grande pubblico. La sensibilizzazione della popolazione sulle tematiche ambientali sembra però rimanere, al di fuori di queste eccezioni, argomento di nicchia.
Ecco allora che entrano in gioco i quiz.
Ormai infatti una grande fetta di pubblico si tiene aggiornata attraverso la Rete, e i quiz risultano essere particolarmente virali, ovvero si propagano molto rapidamente e a cascata, ottenendo più visualizzazioni e condivisioni di tanti altri tipi di post, tweet o articoli. In una ricerca condotta dall’agenzia di content marketing BuzzSumo su 100 milioni di articoli online per individuare i fattori che stimolano gli utenti a condividerli, risulta infatti che 8 dei 10 post più condivisi sui social contenevano un quiz. I quiz, infatti “impazzano in rete perché gli utenti, condividendone i risultati, affermano la propria identità, il proprio valore e i propri gusti, nutrendo la propria parte narcisistica”
Un contenuto diventa infatti virale quando contiene alcune caratteristiche: ad esempio, quando è incredibile, o quando rafforza la nostra visione del mondo, o ancora quando ci fa pensare.
Ecco allora che alcune notizie inerenti i temi ambientali, anche più tecniche, se presentate in maniera semplice, accattivante e immediatamente fruibile come si può fare attraverso dei quiz, possono diventare molto più facilmente di pubblico interesse e dominio.
Un esempio: voi quale fra queste risposte avreste azzardato alla domanda “Qual’è il gas a effetto serra che contribuisce maggiormente all’effetto serra?”
- Diossido di carbonio
- Monossido di carbonio
- Metano
- Ossido di nitrogeno
- Diossido di nitrogeno
- Vapore acqueo
O ancora, sapete qual è il paese al mondo che investe più fondi nelle energie rinnovabili? Oppure quanta gente è morta per l’inquinamento atmosferico nel solo 2015?
Alcuni siti e testate che si rivolgono al grande pubblico hanno deciso di usare il test come strumento accattivante per raccontare queste notizie ambientali. Fra questi, citiamo The Guardian, con i suoi ultimi quiz (“The great green end of the year quiz 2015”; “How much do you know about climate change?”), ma anche National Geographic, che dedica una pagina intera ai quiz ambientali, dividendoli per tematiche. Anche la Commissione Europea dedica una pagina a un articolato quiz ambientale, dividendolo per aree tematiche (acqua, energia, terra e aria).
I quiz possono anche essere usati per sensibilizzare gli utenti su alcune questioni tanto da chiedergli poi di fare delle donazioni a beneficio delle cause portate alla loro attenzione. È quello che ha fatto Google con il suo quiz in occasione della Giornata Mondiale della Terra nel 2015. Pubblicando, contestualmente al quiz, anche le testimonianze di personaggi quali Edward Norton e Paul Wesley, Google invitava gli utenti a fare delle donazioni per proteggere la biodiversità e le specie animali finanziando istituti quali Maasai Wilderness Conservation Trust, World Wildlife Fund solo per citarne alcuni.
Esistono poi quiz redatti da iniziative più piccole e locali, siti che fondano la loro popolarità proprio cercando di produrre contenuti virali, organizzazioni che cercano di farsi conoscere e promuovere i propri messaggi attraverso i test, o ancora campagne promosse da agenzie istituzionali quali ad esempio ARPA Veneto
Insomma, cosa aspettare per scoprire quanto sapete sulle tematiche ambientali? Speriamo di avervi fornito spunti sufficienti affinché troviate quello più adatto a voi!