Il progetto si chiama RIDE GREEN ed è stato pensato da RCS Sport e sviluppato in collaborazione con E.R.I.C.A., società cooperativa che si occupa di consulenze ambientali. Esso prevede che per tutte le 18 tappe italiane del Giro d’Italia, all’interno delle aree di partenza e arrivo, vengano differenziati tutti i rifiuti prodotti con l’obiettivo di ridurre al minimo quelli non recuperabili.
Come dichiarato da Paolo Bellino, Direttore Generale di RCS Sport, il progetto RIDE GREEN rientra in un più ampio programma a lungo termine che punta a far diventare il Giro d’Italia un’eccellenza in termini di sostenibilità nel panorama degli eventi sportivi internazionali e di cui la gestione responsabile dei rifiuti rappresenta il primo importante passo.
Il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Barbara Degani, alla presentazione di RIDE GREEN tenutasi ieri a Milano, ha dichiarato: “Con Expo abbiamo lanciato su scala internazionale un concept molto importante: quello degli eventi ecosostenibili. Sono felice oggi di poter continuare su questo filone presentando il lato green di uno dei più popolari eventi sportivi italiani. Affidare a un evento che raggiunge capillarmente tutto il territorio italiano un messaggio virtuoso di rispetto per l’ambiente è per noi di importanza strategica. Sono convinta che, così come è stato per Expo, anche il Giro d’Italia grazie a questa svolta Green, avrà molti altri follower a livello internazionale e si potrà fregiare di essere stato il Primo evento sportivo a dare il buon esempio”.
Nel 2015 il WWF ha realizzato uno studio sull’impatto ambientale del Giro d’Italia. Come sottolineato dal Direttore Generale dell’associazione Gaetano Benedetto, “E’ sempre possibile ridurre il peso ambientale delle nostre attività. Se grandi eventi come il Giro d’Italia iniziano a farlo il messaggio positivo che viene veicolato è destinato a trasformarsi in altre iniziative simili a questa. Già in passato il Giro d’Italia è stato un formidabile alleato per la divulgazione di messaggi ambientali quali l’importanza delle aree naturali protette o la salvaguardia di specie simbolo quali il lupo. Oggi con RIDE GREEN si apre una nuova sfida”.
Come dichiarato da Roberto Cavallo, amministratore Delegato di E.R.I.C.A.: “Gli obiettivi di RIDE GREEN sono quelli di differenziare i rifiuti il più possibile, avviarli a riciclo e infine pesare quanto prodotto e raccolto in modo da rendere misurabile le performance del progetto. Tutto accompagnato da un imprescindibile lavoro di comunicazione e sensibilizzazione sull’importanza della raccolta differenziata rivolto a cittadini, media, addetti ai lavori, atleti e sponsor” A queste parole fanno seguito i dati riportati da Luigi Bosio, direttore dell’ufficio tecnico di E.R.I.C.A, che sottolinea come RIDE GREEN non voglia essere un’operazione di greenwashing, ma un progetto concreto. A dare la misura della portata del progetto e dello sforzo logistico richiesto, i seguenti numeri: RIDE GREEN si servirà della collaborazione di 7 persone fisse sul Giro e di 216 volontari. Quanto alle attrezzature è previsto l’impiego di 406 contenitori e 15.600 sacchetti per la raccolta differenziata e di 40.000 stoviglie compostabili.