È stato presentato il 25 maggio – in occasione della conferenza stampa della 19a edizione del festival “Cinemambiente” di Torino – il video promosso da CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), dal titolo Il mio pianeta. Diretto dal regista Gianluca Catania e realizzato dalla casa di produzione Treeshome, il filmato è stato ideato dall’agenzia Le Balene, sotto la direzione creativa di Sandro Baldoni e Francesco Guerrera. Nel dettaglio, Il mio pianeta è pensato per far riflettere il cittadino su come ogni suo piccolo gesto quotidiano possa incidere in maniera consistente sulla tutela e sulla salvaguardia della Terra. Il video mostra infatti come da un’azione concreta possa nascere un nuovo modello economico basato sul principio della circolarità. Ciò vale in modo particolare per l’avvio a riciclo degli imballaggi, frutto dell’impegno individuale di ognuno di noi, grazie a una corretta separazione dei rifiuti nell’ambito della raccolta differenziata, la cui elevata qualità è un requisito indispensabile per non pregiudicare il recupero dei materiali.
Il corto, della durata di circa 90 secondi, invita pertanto l’audience a considerare il pianeta su cui viviamo come se fosse nostro, delegando alla responsabilità del singolo – e non della società nel suo complesso – quelle azioni semplici e comuni, come la raccolta differenziata, che permettono di tutelare le risorse ambientali e di evitare sprechi. Il video illustra come a partire da imballaggi usati possano essere generati nuovi prodotti, quali per esempio un maglione di pile da una bottiglia in PET, una poltrona di design da un involucro in cartone, una bicicletta da una lattina in alluminio. Dal punto di vista tecnico, Il mio pianeta è stato realizzato con uno speciale dispositivo che consente l’alloggiamento di sei telecamere in grado di riprendere in contemporanea da diverse prospettive garantendo un effetto circolare, ottenuto con un montaggio delle diverse sorgenti a 360° inverso (orientato cioè verso l’interno anziché verso l’esterno). Tutti gli oggetti protagonisti delle trasformazioni sono poi stati ricostruiti in 3D, per avere un risultato più definito e spettacolare.
Per chi non lo sapesse, il CONAI è un consorzio privato con finalità pubbliche composto da oltre 1 milione di aziende produttrici e utilizzatrici, costituito con la finalità di garantire l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio – in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro – conferiti tramite raccolta differenziata. Il Sistema Consortile mira alla tutela ambientale, in un’ottica di responsabilità condivisa tra imprese, pubblica amministrazione e cittadini. Nel dettaglio, CONAI indirizza l’attività dei sei consorzi dei materiali: acciaio (Ricrea), alluminio (Cial), carta (Comieco), legno (Rilegno), plastica (Corepla) e vetro (Coreve). Ma forse qualche dato può aiutare a rendere meglio l’idea di quello di cui stiamo parlando. Nel 2015, secondo gli ultimi dati preconsuntivi, in Italia sono stati recuperati il 77,5% dei rifiuti di packaging immessi al consumo, per un totale di 9,3 milioni di tonnellate. Ciò significa che più di 3 imballaggi su 4 sono oggi sottratti alla discarica: erano 1 su 3 nel 1998 alla nascita di CONAI.