“Ci siamo dati degli obiettivi e li abbiamo raggiunti” ha esordito così questa mattina alla conferenza stampa di chiusura del progetto Ride Green Luigi Bosio di E.R.I.C.A. Soc. Coop, la cooperativa che, in collaborazione con RCS Sport, ha messo in piedi la macchina della raccolta differenziata dei rifiuti prodotti durante la 99° edizione del Giro d’Italia. I numeri gli danno ragione: sono 56.734 i chilogrammi di rifiuti raccolti nei Comuni di arrivo e partenza. Di questi l’84% è stato differenziato e avviato a riciclo (12% organico, 61% carta, 7% plastica e metalli, 4% vetro).
A Modena e Torino il premio per la miglior performance in termini di raccolta differenziata, rispettivamente dell’89,29% e del 92,23%. Una menzione speciale è stata invece dedicata al Comune di Arezzo per aver messo a disposizione il maggior numero di volontari a supporto del team di Ride Green e al Comune di Cassano d’Adda, distintosi per l’efficace attività di comunicazione portata avanti in merito al progetto. A quest’ultimo va un ulteriore riconoscimento e cioè quello di aver fatto di Ride Green un’occasione di integrazione attraverso il coinvolgimento di alcuni rifugiati di guerra nelle attività di volontariato.
“Abbiamo attraversato un’Italia bellissima” dichiara Paolo Bellino, Direttore Generale di RCS Sport, riferendosi ai Comuni, ai volontari, alle ditte locali preposte alla raccolta dei rifiuti e, non ultimo, ai cittadini dei territori toccati dal Giro i quali, tutti, hanno risposto con entusiasmo e partecipazione a questa iniziativa. Trasformare il Giro d’Italia un evento sempre più sostenibile è l’obiettivo di RCS sport che ha fatto di Ride Green un caposaldo della propria Corporate Social Responsability.
Presente alla conferenza stampa anche il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Barbara Degani che, dopo aver espresso la propria soddisfazione per la buona riuscita del progetto, ha tenuto a precisare come, dal suo punto di vista, il risultato più importante di questa iniziativa sia stato quello di “aver introdotto un precedente potenzialmente replicabile e di averlo fatto in una manifestazione sportiva così popolare come il Giro d’Italia”. “Il lavoro fatto – ha continuato la Sottosegretaria – va al di là dei numeri. Ride Green è stata soprattutto un’opera di sensibilizzazione sull’importanza della raccolta differenziata di cui probabilmente raccoglieremo i frutti anche in futuro”. L’augurio è che “a questa iniziativa ne seguano altre, in ambito sportivo e non solo, utili a consentire all’Italia il raggiungimento dei target di raccolta differenziata che questa si è data di fronte all’Europa”.
“I risultati raggiunti dimostrano che, anche in circostanza così complesse dal punto di vista organizzativo, come quella del Giro d’Italia, si può puntare all’eccellenza” ha concluso Roberto Cavallo, amministratore delegato di E.R.I.C.A. Soc. Coop. “A Ride Green va il merito di aver lanciato un segnale importante verso un nuovo modo di intendere i grandi eventi in Italia e nel mondo, e cioè un modo più sostenibile e attento al nostro territorio”.