di Fabio Dellavalle
La scorsa estate il Ministero dell’Ambiente ha lanciato la “Piattaforma delle conoscenze”: il sito web dinamico dedicato alle buone pratiche per l’ambiente e il clima. Il coordinamento tecnico del portale è a cura della Dr.ssa Stefania Betti, attualmente impegnata presso la Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione europea e gli organismi internazionali. Le abbiamo posto alcune domande, per conoscere più a fondo questa interessante iniziativa.
Gentile Dr.ssa Stefania Betti, come nasce l’idea della “Piattaforma delle Conoscenze”?
La Piattaforma delle Conoscenze (http://www.pdc.minambiente.it/) parte da lontano. Da anni di diretta osservazione dell’attuazione dei progetti ambientali, ma anche della creatività che li contraddistingue. Tanto lavoro che ha creato un vero “capitale di conoscenze”. Ecco, la Piattaforma nasce dalla volontà di mettere a disposizione di una platea sempre più ampia questo bagaglio di esperienze virtuose: i progetti positivamente conclusi diventano buone pratiche, dalle quali trarre lezioni ed esperienze, modalità di approccio e capacità di raggiungere gli obiettivi. Un patrimonio che con la Piattaforma può diventare un’opportunità per adattare e replicare i progetti in altri contesti territoriali, partendo da una base di conoscenze che può essere la chiave vincente per rafforzare le azioni in campo ambientale.
Quali sono i suoi principali obiettivi e le sue priorità?
La Piattaforma delle Conoscenze è concepita come mezzo di condivisione delle buone pratiche e di networking tra tutti coloro che hanno sviluppato la buona pratica con i potenziali “replicatori”, rivolta a tutti quei soggetti pubblici e privati che programmano investimenti in campo ambientale, offrendo metodi, tecniche e modelli già sperimentati con successo a livello locale e potenzialmente replicabili. Stiamo raccogliendo nella Piattaforma i risultati di progetti già finanziati nell’ambito dei programmi LIFE, CIP e 7 Programma Quadro, in questo modo, Il Ministero dell’Ambiente vuole mettere a sistema e valorizzare il patrimonio di conoscenze rappresentato dai progetti realizzati: metodologie, tecnologie e modelli innovativi, manuali e linee guida.
Una ricchezza che rappresenta altrettante opportunità per il nostro Paese, che può significare sviluppo e maggiore efficacia nell’azione di tutelare l’ambiente e promuovere l’innovazione. Sono 8 i settori tematici (rifiuti, natura e biodiversità, acqua, ambiente urbano, clima, energia, suolo, uso efficiente delle risorse) che la Piattaforma presenta in un contesto descrittivo e di prospettiva. La Piattaforma rappresenta l’opportunità per trovare tutte le buone pratiche inserite nel data base attraverso parole chiave, per area tematica, area geografica, programma e anno di riferimento. Con la Piattaforma delle Conoscenze l’Italia dispone di un ulteriore strumento, aggiornato in modo costante, che può costituire la spinta per promuovere nuove progettualità e un uso più efficiente delle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea. Un modo nuovo, per sviluppare la collaborazione tra le amministrazioni e tra imprese coinvolte e favorire lo scambio di buone pratiche.
Tra i focus della Piattaforma delle Conoscenze c’è quello sulla CONDIVISIONE, “per mettere a sistema tutte le buone pratiche finanziate in Italia nel corso delle programmazioni 2007-2013 e 2014-2020”. Potrebbe spiegarci brevemente che cosa è stato fatto nella prima fase e, di conseguenza, quali sono gli obiettivi principali della seconda?
La condivisione è alla base di questo progetto. Si realizza, in questo modo, l’obiettivo di facilitare l’accesso alle buone pratiche contribuendo a trasferire a coloro che sono alla ricerca di una soluzione già testata, adattabile e cantierabile in altri contesti territoriali. Autorità pubbliche (Amministrazioni centrali, Regioni, Enti Locali, Enti di ricerca, Parchi, Università) o il sistema produttivo, potranno ricorrere alla Piattaforma per rafforzare le proprie conoscenze e migliorare l’azione a tutela dell’ambiente migliorando l’efficacia dell’utilizzo dei finanziamenti pubblici. L’impatto positivo sull’ambiente e lo sviluppo locale ci auguriamo che aumenterà.
La prima fase, che si concluderà entro il 2016, ha l’obiettivo di mettere in evidenza 200 buone pratiche, numero destinato ad aumentare con l’acquisizione di altri progetti che giungeranno a conclusione, fino ad arrivare a 450 best practice entro la fine dell’attuale periodo di programmazione (2014-2020).
Un’azione che intendiamo promuovere agendo su diversi canali e strumenti, ampliando il pubblico coinvolto, creando eventi e favorendo la condivisione. Da settembre è disponibile il primo numero della Newsletter della Piattaforma delle Conoscenze (http://www.pdc.minambiente.it/iscrizione-newsletter), che sarà un’opportunità per promuovere approfondimenti sulle buone pratiche, aggiornamenti sulla politica e normativa dell’Unione e Nazionale sulle principali tematiche ambientali e del clima, sulle opportunità di finanziamento e su iniziative di carattere europeo e nazionale.