Il cinema ancora una volta è capace di regalarci una visione positiva, carica di una forte promessa: il Pianeta si può salvare, non è troppo tardi. Cyril Dion e Mèlanie Laurent sono i due autori che hanno compiuto un viaggio che passa per Francia, USA, Svezia, Inghilterra, India, per riportare a noi bellissimi esempi di iniziative virtuose che hanno affrontato il cambiamento. Il docu-film Domani racconta con la forza delle immagini le esperienze di quelle realtà che non hanno accettato l’incombere di visioni catastrofiste ma hanno avuto l’ardire di cambiare le cose. Perché cambiare la rotta è possibile: questo il messaggio di fondo della pellicola.
Il film Domani dà fiducia, ma attenzione: non si tratta di ingenuità nell’affrontare il tema Ambiente, piuttosto gli autori partono dalla constatazione che il timore verso il futuro può solo annichilire, inibire qualsiasi azione. Ed ecco quindi i racconti e le esperienze dirette di quelle persone sparse per il mondo che si sono date da fare per cambiare le cose. Sono i racconti di agricoltori bio, aziende che puntano al riciclo, educatori e studiosi che sono partiti dal presupposto che per cambiare il Pianeta è necessario modificare le proprie abitudini, mutare atteggiamento da inerti e rassegnati esecutori a protagonisti del cambiamento.
“Domani” finanziato dal basso
La curiosità del docu-film sta nel fatto che si basa sul crowd-funding, cioè è stato sostenuto da oltre 100 mila persone che hanno finanziato spontaneamente il progetto.
Ma cosa bisogna cambiare? Anzitutto è fondamentale imparare a consumare meno energia. I numeri lasciano sconcertati: circa il 60% del nostro consumo energetico mondiale è superfluo e può essere evitato. Ma anche cambiare abitudini alimentari riducendo il consumo di carne, imparare a riciclare quanto più possibile ed evitare inutili imballaggi, o insegnare ai bambini valori come la tolleranza e la cooperazione come vere e proprie materie scolastiche.
Perché nonostante il riscaldamento globale, la devastazione di intere foreste, l’inquinamento di mari e oceani, le emergenza umanitarie, insomma nonostante tutto, il mondo può salvarsi. A patto però che ognuno di noi ci metta la propria volontà e si attivi in prima persona cambiando i propri comportamenti. La sfida è lanciata, e la risposta, stando al numero crescente di spettatori, è promettente.
‘Domani’ ha il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e il sostegno di diverse realtà che operano nel settore ambientale, come Greenpeace, Slow Food Italia, Campagna Amica, Lifegate, Giunti e Legambiente.