Dalla Sardegna il film sull'uomo che pulisce la macchia mediterranea

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Il messaggio contro l’abbandono dei rifiuti in natura di Keep Clean And Run #pulisciecorri è stato portato per tre anni in giro per il Bel Paese dall’eco runner Roberto Cavallo. Questo progetto di sensibilizzazione contro il littering, a breve, emigrerà anche all’estero, perché Mimmo Calopresti ne ha realizzato un docufilm, che parteciperà ai più importanti festival internazionali di cinema.
Uno degli obiettivi di #pulisciecorri era quello di portare all’attenzione della gente il problema della spazzatura gettata a terra che, trasportata dai corsi d’acqua, arriva fino agli oceani. È una causa che negli ultimi tempi ha mosso le coscienze di tanti cittadini, che hanno deciso di “sporcarsi le mani” aderendo a iniziative di pulizia del territorio come Let’s Clean Up Europe.
Oggi vi parliamo di un’altra storia di questo genere, che arriva dalla Sardegna attraverso il Mediterraneo: quel Mare Nostrum sempre più inquinato dalla plastica e raccontato dalle tragiche scene dei barconi dei migranti…
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Lo chiamano l’ambientalista solitario

La vicenda giunge più precisamente da Cala Gonone, piccolo bosco di macchia mediterranea nel nuorese, dove ogni giorno da diciotto anni un uomo si aggira in solitudine e volontariamente per chinare la schiena e raccogliere i resti dell’inciviltà di turisti e compaesani. Lui si chiama Cipriano Mula, ha 48 anni e abita a Dorgali, ed è diventato il protagonista di un documentario che racconta il suo impegno quotidiano e disinteressato per l’ambiente, dal titolo Cipriano, l’ambientalista solitario.
Il film, del giornalista-regista Gian Basilio Nieddu, narra tutte le “imprese” green di Cirpiano, che tiene puliti non solo i sentieri, ma anche le strade. E nel 2010 ha persino svuotato una grotta, vicino alla spiaggia di Fuili, portandosi a casa un “bottino” di oltre 50 sacchi di spazzatura! Il lavoro cinematografico è stato selezionato e prodotto grazie al concorso di Edison Energia all’interno del progetto Edison For Nature. L’opera è stata scelta dai registi Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot) e Andrea Segre (Io sono Li), i quali ne hanno curato la supervisione tecnica e artistica.
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Rispetto per Madre Natura

Il regista Nieddu commenta: “Una storia interessante, oltre il dato di cronaca, per l’esempio offerto da Cipriano che dimostra un’altissima sensibilità ambientale. Un personaggio modello da far conoscere, a iniziare dalle nuove generazioni, per il forte messaggio di rispetto della natura che trasmette con il suo lavoro quotidiano”.
“Forse molti non se rendono conto o fanno finta di non rendersene conto, però i segnali Madre Natura ce li sta mandando – sono le parole di Cipriano – Quando succederà sarà amaro: una volta fatto il danno sarà difficile rimediare. Inutile che noi cerchiamo di imporci su tutto, sentendoci immortali e dominatori del pianeta e che nessuno ci ferma. Non è così…”.
 

Fabio Dellavalle

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