Scopri le ricchezze naturali della tappa
Curiosità ambientali
Dopo il capoluogo Pizzo Calabro è il centro più popoloso della provincia. Le sue origini sono antiche, i primi documenti risalgono al 1300. Secondo la tradizione è stata fondata da una comunità di focesi superstiti della distruzione di Troia, dal nome del loro capo deriverebbe l’appellativo “napitini” con cui vengono indicati gli abitanti di Pizzo. Il nome “Pizzo” si riferisce, probabilmente, al fatto che sorga sull’orlo della costa, posizione dove venne riedificata in epoca successiva alla sua fondazione, probabilmente dopo aver subito delle distruzioni da parte di pirati. Passò poi sotto i vari domini che si susseguirono in regione, ognuno dei quali ha lasciato delle tracce.
Da non perdere
Il Parco Nazionale del Pollino è formato dai Massicci del Pollino e dell’Orsomarso. La catena montuosa che fa parte dell’Appennino meridionale che vanta le vette più alte del Sud Italia che rimangono innevate per un lungo periodo che inizia a partire dal mese di novembre e finisce nel mese di maggio con lo sciogliersi della prima neve. L’altezza delle sue vette arriva a quota 2.200 mt slm. L’area naturale che gode di un ampio prestigio è composta di rocce dolomitiche, di bastioni calcarei, di pareti di faglia di origine architettonica, di dirupi, di gole molto profonde, di grotte carsiche, di timpe di origine vulcanica, di inghiottitoi, di pianori, di prati, di pascoli posti ad alta quota, di accumuli morenici, di circhi glaciali e di massi erratici.