Katy Kat e la nuova vita degli oggetti è il silent book che insegna cos’è l’ecologia ai bambini grazie all’utilizzo di immagini semplici e colorate. “Per insegnare bisogna emozionare”, questa è la citazione di Maria Montessori che è stata scelta come introduzione al libro. Marija Markovic, l’illustratrice del primo volume della collana “Katy Kat alla scoperta di…” ci svelerà qualche segreto in più sul favoloso mondo di Katy Kat.
Iniziamo dalla protagonista: Katy Kat, la gattina più sostenibile del mondo. Come mai hai scelto proprio un gatto come protagonista del libro? Cos’è che ti ha ispirato?
Come ogni storia per bambini che si rispetti ci va un personaggio guida, ho scelto il mondo animale perché secondo me i bambini ne sono sempre molto attirati. Ad ogni modo gli animali sono tanti e quindi ho iniziato a immaginare la storia e a pensare a quale di loro poteva fare al caso nostro. Dapprima mi era venuto in mente il topolino perché è molto legato al mondo dei rifiuti, ma ha anche una valenza negativa e quindi lo abbiamo scartato. Uso il plurale perché ovviamente insieme a me c’è il lavoro di un’intera équipe con cui ho ideato e sviluppato il progetto. Abbiamo quindi deciso di orientarci verso un animale domestico e abbiamo scelto un gatto in quanto ha un proprio carattere, ed è un attento osservatore, a dirla tutta poi, mi sono anche ispirata alla mia gattina Vanda.
Perché hai scelto di fare un libro? Da quale necessità nasce questa scelta?
Durante l’anno la Cooperativa Erica, dove lavoro, tiene numerosi laboratori di educazione ambientale nelle scuole e parlando con gli educatori ci hanno segnalato la mancanza di uno strumento che li aiutasse nelle spiegazioni, da qui l’idea di creare un libro per bambini. In questo modo dal prossimo anno durante gli incontri in classe gli educatori potranno fare affidamento non solo più sul buon esempio delle maestre e dei concetti scritti sulla lavagna ma anche su Katy Kat. Il libro infatti rimarrà ai bambini come “sussidiario” e faciliterà la comprensione di concetti come il riciclo e la raccolta differenziata.
Il libro si suddivide in due parti ed è realizzato con due stili differenti, come mai questa scelta?
Abbiamo deciso di “scrivere la storia due volte” perché ci siamo posti un duplice obiettivo: favorire la creazione di un legame comunicativo tra adulto e bambino e permettere al bambino di sfogliare da solo il libro e comprendere in prima persona i concetti grazie ai disegni. In entrambi i casi il libro non riporta testo, la storia si racconta grazie all’utilizzo delle sole immagini, da qui il nome silent book. Nella prima parte del libro la storia viene raccontata secondo lo stile d’illustrazione lirico e nella seconda parte con lo stile grafico vettoriale. Lo stile lirico è uno stile d’illustrazione molto dettagliato e complesso utile agli adulti per raccontare la storia ai più piccolini. Ho scelto di disegnarlo proprio per questo motivo a mano libera e l’ho colorato con le texture ottenute grazie agli acquarelli. Lo stile vettoriale invece si caratterizza per le figure più geometriche e modulari, in questo caso infatti è stato realizzato con grafica digitale e la tavola colori scelta è vivace e giocosa. Quello che ho cercato di trasmettere con le immagini è un po’ il mio stile che è alla ricerca della delicatezza ma nello stesso tempo chiaro e trasparente. I bambini percepiscono le emozioni molto più tramite le immagini rispetto alle parole.
Qual è la cosa che ti è piaciuta di più disegnare?
La tavola che mi ha divertito di più è stata quella del gatto all’interno della bottiglia di vetro perché ho dovuto utilizzare molta fantasia per immaginarmelo compresso e intrufolato nell’esplorazione della bottiglia. Ad ogni modo in tutti e due gli stili ci sono state fasi che mi hanno entusiasmata, nella prima parte sicuramente le espressioni facciali non solo del gatto ma di tutti gli oggetti della storia e poi nella seconda parte lo studio delle figure geometriche necessarie per ottenere i personaggi.
Cosa ti aspetti quindi ora da questo progetto?
Sono molto curiosa di partecipare ai laboratori con i bambini e soprattutto di vederli immedesimati in Katy Kat e nelle sue mille avventure e spero che grazie alle illustrazioni capiscano la differenza tra i vari materiali e inizino a familiarizzare con il concetto di raccolta differenziata.