Città verdi: aria pulita e cittadini consapevoli

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Tanto più “il verde” è in buono stato di salute, tanto più saranno garantiti i servizi benefici che questo offre: grazie alla tecnologia Tree Talker, le loro condizioni vitali ce le raccontano direttamente gli alberi.

Gli alberi in città, così come qualunque spazio verde, hanno da sempre accompagnato lo sviluppo urbano, come se l’uomo implicitamente non avesse mai del tutto voluto sconnettersi dal contesto naturale. E se in passato il verde urbano, inteso come l’insieme dei parchi, delle ville, dei viali e dei giardini, veniva impiegato nella pratica urbanistica per caratterizzare le connotazioni funzionali, acquista oggi un valore nuovo, legato al miglioramento della qualità dell’aria e alla comunicazione ambientale.

L’ecosistema urbano così come oggi è concepito appare sempre più artificiale e gli elementi naturali tendono a rivestire un ruolo sempre più subordinato. Le conseguenze, tuttavia, non hanno tardato a manifestarsi. L’inquinamento atmosferico che caratterizza la maggior parte dei grandi centri urbani è un problema reale che, oltre a mietere annualmente milioni di vittime, abbassa notevolmente la qualità della vita di chi abita le città. Le specie vegetali, arboree in particolare, possono contribuire efficacemente nel mitigare gli effetti del traffico autoveicolare e del riscaldamento domestico, le due principali fonti di inquinanti in ambiente urbano. L’attività fotosintetica da parte della pianta comporta un sequestro di anidride carbonica che verrà così stoccata nella biomassa vegetale, la chioma degli alberi abbassa la temperatura dell’aria riducendo l’effetto isola di calore e le foglie, attraverso la deposizione superficiale e l’assorbimento interno, riducono direttamente la concentrazione di inquinanti atmosferici.

Oltre a queste funzioni benefiche, il verde urbano è in grado di trasmettere e comunicare l’importanza della natura per l’uomo. Fruire dei parchi nelle grandi città è un elemento essenziale per il benessere individuale e collettivo. Passeggiare, fare attività sportive o semplicemente trascorrere del tempo in un contesto verde, anche se inglobato nel tessuto urbano, è in grado di migliorare sensibilmente la nostra qualità della vita. La presenza del verde riveste poi un’importante funzione culturale: può favorire la conoscenza della botanica, delle scienze naturali e dell’ambiente da parte dei cittadini. I parchi e i giardini storici, inoltre, così come gli individui arborei di maggiore età o dimensione, rappresentano dei veri e propri monumenti naturali da conservare e tutelare.

Chiaramente, tanto più l’integrità e la vitalità del verde risultano ottimali tanto più le funzioni ricreativa, culturale e di mitigazione saranno in grado di espletarsi al meglio. Per questo nasce la tecnologia Tree Talker che permette agli alberi di “comunicare” direttamente il loro stato di salute. Grazie a dei sensori è possibile ottenere informazioni su diversi parametri eco-fisiologici dell’esemplare, quali quantità di carbonio stoccato, quantità e qualità del fogliame e salute e mortalità della pianta per fattori umani e climatici. I primi “alberi parlanti “in grado di raccontare le loro condizioni sono stati quelli del Bosco di Piegaro, a Città della Pieve in Umbria. 36 individui arborei sono stati dotati della tecnologia sviluppata nell’ambito del progetto Trace (TRee monitoring to support climate Adaptation and mitigation through Pefc CErtification), principalmente per scopi di monitoraggio e gestione delle foreste. Nulla esclude che in futuro questa innovazione possa essere impiegata anche in città, dove conoscere lo stato fisico delle specie vegetali risulta indispensabile al fine di comprendere la loro capacità di fornire servizi, come abbiamo visto, essenziali per la popolazione.

 

Simone Valeri

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