I cambiamenti climatici riguardano tutti. Ma, sebbene se ne parli oramai frequentemente anche in TV, sono in molti a non sapere ancora esattamente di cosa si tratti e come essi stiano influendo sulle nostre città, sulla nostra vita. Formare e informare è fondamentale. Lo sanno bene all’Italian Climate Network, associazione nata nel 2011, in prima linea nell’affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico. Tra le attività portate avanti, dal 2013 vi è il “Progetto Scuola” attraverso il quale si entra a contatto con docenti e (soprattutto) ragazzi per spiegare loro in concreto da cosa nasca il “climate change”, cosa ognuno di noi possa fare e cosa stia accadendo a livello globale, anche dal punto di vista politico con i negoziati.
Per saperne di più abbiamo intervistato Francesco Capezzuoli, coordinatore del progetto.
In che cosa consiste il progetto scuola e con quali motivazioni è stato ideato e portato avanti?
Il Progetto Scuola è una iniziativa finalizzata all’introduzione del tema del cambiamento climatico nelle scuole italiane, per tentare di colmare le ampie lacune rispetto alla trattazione di questo argomento all’interno dei programmi scolastici. Il Progetto consiste nella realizzazione di lezioni incentrate sull’analisi di problema, conseguenze e soluzioni in materia di clima, alle quali è possibile affiancare, secondo una struttura modulare, indirizzi didattici specifici per analizzare le relazioni energia, negoziati, diritti umani, salute, gestione dei rifiuti e sicurezza alimentare. Lanciato nel 2013, negli anni il Progetto Scuola ha raggiunto decine di scuole in 28 città e 10 regioni, arrivando anche in Canton Ticino (Svizzera), coinvolgendo circa 5000 studenti ed è stato presentato nel corso di side event ufficiali ai negoziati UNFCCC e in occasione di diversi eventi sul territorio nazionale.
A chi è rivolto il progetto?
Il progetto scuola si rivolge alle scuole superiori di primo e secondo grado: solitamente, per quelle di primo grado è prevista una lezione dal contenuto più semplificato, mentre per quelle di secondo grado è possibile elevare il livello di approfondimento in maniera sensibile a seconda delle richieste. In quest’ultimo caso gli approfondimenti vengono decisi di concerto con l’insegnante di riferimento.
Quanto pagano le scuole per aderire?
Il Progetto è offerto a titolo gratuito alle scuole: in caso di necessità di trasferta da parte di un relatore è richiesto solo il rimborso delle spese di viaggio.
Vi è una mappa sul sito… cosa indica, vi è una diversa sensibilità secondo voi da nord a sud? Come la immagini tra qualche anno?Il nostro intento è avere una copertura il più possibile omogenea del territorio nazionale: ci piacerebbe riuscire a coprire tutte le regioni!
La mappa indica tutte le città dove abbiamo svolto almeno un incontro nelle scuole. Non abbiamo elementi sufficienti per affermare che vi sia una diversa sensibilità tra nord e sud, e attribuiamo la distribuzione disomogenea delle richieste principalmente al fatto che la maggior parte dei nostri relatori sia residente nelle regioni del centro-Italia e abbiano una maggior facilità di attivare contatti a livello locale.
Da quest’anno noto dei poster tematici… di cosa si tratta?
I poster sono frutto del lavoro dei volontari dell’associazione e illustrano in maniera semplice e chiara i punti fondamentali degli argomenti trattati: negoziati, diritti umani, salute, gestione dei rifiuti, disinvestimento dalle fonti fossili e sicurezza alimentare.
Si tratta di materiale offerto dall’associazione a fronte di piccole donazioni, ideale per essere affisso nelle aule per lasciare agli studenti memoria degli argomenti trattati nel corso delle lezioni del Progetto Scuola.
Per informazioni o per richiedere una lezione, è possibile scrivere a scuole@italiaclima.org
Letizia Palmisano