La Tunisia punta in misura maggiore sulla produzione di energia rinnovabile. Infatti, come ha annunciato il ministro dell’Industria Slim Feriani, il Paese si è posto l’obiettivo di raggiungere la capacità di 3.500 megawatt di energia proveniente da fonti rinnovabili entro il 2030, in accordo con il settimo punto degli Obiettivi ONU di Sviluppo Sostenibile che prevede “energia pulita e accessibile”.
Il ministro ha sottolineato come l’aumento della quota di energia pulita nel mix energetico nazionale rappresenti una priorità per incrementare la produzione e dunque soddisfare il fabbisogno crescente delle industrie, aumentandone la competitività e riducendo il disavanzo commerciale, con un occhio di riguardo anche per la salvaguardia ambientale.
Lo scorso 12 marzo, infatti, è stato reso pubblico il risultato di un bando di gara per la produzione di energia da fonti solari a cui hanno aderito 22 società di origine sia tunisina sia straniera. A sei di queste è stata concessa un’autorizzazione preliminare per procedere verso l’ammodernamento e la costruzione degli impianti in diversi governatorati.
La capacità totale di generazione di questi sei progetti, la cui elettricità sarà venduta esclusivamente alla Compagnia tunisina di elettricità e gas (Steg), è stimata a 60 megawatt, ovvero 10 megawatt per ciascun progetto.
A riguardo, ENI ha annunciato che entro la fine dell’anno costruirà nel Governatorato di Tataouine un impianto fotovoltaico con una capacità di picco di 5 MW. L’energia prodotta sarà utilizzata direttamente dal sito industriale, utilizzando la metodologia off grid (vale a dire che si tratterà di impianti autonomi e non connessi alla rete pubblica, dove l’energia prodotta in surplus verrà immagazzinata attraverso batterie d’accumulo) diminuendo i consumi di gas e risparmiando l’emissione in atmosfera di oltre 6.500 tonnellate/anno di CO2.
Questa iniziativa si inserisce in una più vasta logica cooperativa, già attiva dal 2016, tra l’azienda produttrice di energia e l’ Entreprise Tunisienne d’Activités Pétrolières (ETAP).
Essa rientra, dunque, nel quadro di rilancio delle attività di ENI in Tunisia che si pone come obiettivo la cooperazione tra le due società attraverso la realizzazione di progetti di energia rinnovabile mirati all’ottimizzazione delle risorse energetiche dei siti petroliferi e la riduzione delle emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi strategici dell’azienda di promuovere il sostegno allo sviluppo economico, sociale e sostenibile della Tunisia.
Francesca Prandi