Green Oasis for Tozeur si racconta!

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Questa settimana è passato a trovarci Adel Beladij Amor, originario di Degache. Ci ha raccontato cosa rappresentano per le persone coinvolte i progetti “Les Oasis de El Ouidane” e “Green Oasis for Tozeur Governorate” , avviati da AICA  con l’obiettivo di creare siti di compostaggio in quattro villaggi del Governatorato di Tozeur.

 

Ecco cosa ci ha detto!

  1. Prima dei progetti “Les Oasis de El Ouidane” e “Green Oasis for Tozeur Governorate” come venivano gestiti i rifiuti?

Erano gestiti in maniera arcaica in tutto il centro-sud del Paese, non essendoci la possibilità di creare discariche controllate. La causa principale erano la mancanza di mezzi e soprattutto delle informazioni a riguardo.

  1. Quando sei stato coinvolto nel progetto qual è stata la tua reazione?

Per me è stato un passo estremamente importante. Io, però, non abito a Degache, vado durante l’anno a trovare i miei genitori che vi abitano. Quando ci torno, oggi, mi piace trovare un luogo pulito, godere della bellezza della natura e sono sicuro che gestendo i rifiuti in maniera sostenibile, questo luogo potrà restare così bello anche per le generazioni future, così da migliorare sia la qualità di vita di chi vi abita, sia il turismo.

  1. Come il progetto potrà portare beneficio sia alle persone coinvolte sia all’ambiente?

Il risultato che abbiamo oggi è che città più grandi e importanti di Degache hanno la volontà di emulare il progetto. Ciò significa che, a livello ideale, il progetto è riuscito perché ha cambiato la mentalità delle persone su questo tema. Infatti prima sia in queste zone, sia nella capitale, le tematiche della raccolta differenziata e dell’economia circolare non erano prese in considerazione. Oggi, vedendo questi piccoli paesi fare la raccolta differenziata, alcune città più grandi vogliono seguirne l’esempio, per continuare su questa via.

  1. Quale è stata la reazione degli abitanti dei villaggi coinvolti, sia rispetto all’aspetto concreto del progetto (differenziare i rifiuti in bidoni diversi, consegnarli agli addetti…) sia rispetto alle tematiche dell’eco sostenibilità?

Inizialmente, vedendo persone arrivare da Tunisi e dall’Italia occuparsi dei loro rifiuti, sono rimasti sconvolti. Dopo, grazie ai seminari informativi e di sensibilizzazione, l’incontro con le famiglie porta a porta e soprattutto con i bambini nelle scuole (che potranno passare buoni messaggi agli adulti) si è creata una forte sensibilità ambientale tanto che altri quartieri di Degache, che non sono stati ancora coinvolti nella raccolta dei rifiuti, chiedono di potervi partecipare.

  1. Come funziona il riciclo di materiali come plastica, carta e alluminio nel Governatorato?

 

La raccolta della plastica funziona per lo più a livello informale. Alcune persone di spontanea volontà le raccolgono per le strade, portandole poi ad un’unità di raccolta.

Per quanto riguarda carta e alluminio, invece, ad oggi non vengono riciclati.

In questo senso è stato importante il seminario organizzato da AICA appositamente per i raccoglitori non ufficiali, solitamente marginalizzati e mal visti, perché ha fatto notare l’importanza del loro lavoro a tutta la popolazione.

Francesca Prandi

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