Questa settimana è passato a trovarci Adel Beladij Amor, originario di Degache. Ci ha raccontato cosa rappresentano per le persone coinvolte i progetti “Les Oasis de El Ouidane” e “Green Oasis for Tozeur Governorate” , avviati da AICA con l’obiettivo di creare siti di compostaggio in quattro villaggi del Governatorato di Tozeur.
Ecco cosa ci ha detto!
- Prima dei progetti “Les Oasis de El Ouidane” e “Green Oasis for Tozeur Governorate” come venivano gestiti i rifiuti?
Erano gestiti in maniera arcaica in tutto il centro-sud del Paese, non essendoci la possibilità di creare discariche controllate. La causa principale erano la mancanza di mezzi e soprattutto delle informazioni a riguardo.
- Quando sei stato coinvolto nel progetto qual è stata la tua reazione?
Per me è stato un passo estremamente importante. Io, però, non abito a Degache, vado durante l’anno a trovare i miei genitori che vi abitano. Quando ci torno, oggi, mi piace trovare un luogo pulito, godere della bellezza della natura e sono sicuro che gestendo i rifiuti in maniera sostenibile, questo luogo potrà restare così bello anche per le generazioni future, così da migliorare sia la qualità di vita di chi vi abita, sia il turismo.
- Come il progetto potrà portare beneficio sia alle persone coinvolte sia all’ambiente?
Il risultato che abbiamo oggi è che città più grandi e importanti di Degache hanno la volontà di emulare il progetto. Ciò significa che, a livello ideale, il progetto è riuscito perché ha cambiato la mentalità delle persone su questo tema. Infatti prima sia in queste zone, sia nella capitale, le tematiche della raccolta differenziata e dell’economia circolare non erano prese in considerazione. Oggi, vedendo questi piccoli paesi fare la raccolta differenziata, alcune città più grandi vogliono seguirne l’esempio, per continuare su questa via.
- Quale è stata la reazione degli abitanti dei villaggi coinvolti, sia rispetto all’aspetto concreto del progetto (differenziare i rifiuti in bidoni diversi, consegnarli agli addetti…) sia rispetto alle tematiche dell’eco sostenibilità?
Inizialmente, vedendo persone arrivare da Tunisi e dall’Italia occuparsi dei loro rifiuti, sono rimasti sconvolti. Dopo, grazie ai seminari informativi e di sensibilizzazione, l’incontro con le famiglie porta a porta e soprattutto con i bambini nelle scuole (che potranno passare buoni messaggi agli adulti) si è creata una forte sensibilità ambientale tanto che altri quartieri di Degache, che non sono stati ancora coinvolti nella raccolta dei rifiuti, chiedono di potervi partecipare.
- Come funziona il riciclo di materiali come plastica, carta e alluminio nel Governatorato?
La raccolta della plastica funziona per lo più a livello informale. Alcune persone di spontanea volontà le raccolgono per le strade, portandole poi ad un’unità di raccolta.
Per quanto riguarda carta e alluminio, invece, ad oggi non vengono riciclati.
In questo senso è stato importante il seminario organizzato da AICA appositamente per i raccoglitori non ufficiali, solitamente marginalizzati e mal visti, perché ha fatto notare l’importanza del loro lavoro a tutta la popolazione.
Francesca Prandi