La sostenibilità interessa o appassiona 34 milioni di italiani (dati Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, LifeGate – Eumetra MR) e le scelte green si riflettono sempre più sulle nostre abitazioni: stando all’indagine, il 77 % delle persone utilizza elettrodomestici a basso consumo, il 79 % le lampadine a Led. Siamo sempre più sensibili, inoltre, all’utilizzo dell’energia rinnovabile: secondo i dati della ricerca un italiano su due, il 47% per la precisione, la sceglierebbe.
Al di là della provata convenienza economica dell’energia verde, quanto bene facciamo all’ambiente installando un impianto fotovoltaico sul tetto della nostra abitazione? Green Genius, azienda specializzata nella fornitura di energia solare come servizio, ha analizzato la produzione media delle più diffuse tipologie di impianti fotovoltaici installati dai privati (3kw, 6kw) e calcolato le emissioni di gas serra e CO2 equivalenti o risparmiate.
Ne nasce una modalità di comunicazione interessante: se infatti, per sottolineare il beneficio prodotto dall’installazione del fotovoltaico dicessimo che un impianto da 6kw produce mediamente, in Italia (pur con le differenze legate alla latitudine) circa 8.000 kWh all’anno, cosa capirebbe il consumatore?
Per questo Green Genius ha fatto un esperimento comunicativo interessante nella diffusione di questo tema. Ha scelto di spiegare a cosa corrisponde l’installazione di un pannello fotovoltaico con esempi pratici, concreti, quindi più immediati.
Ne deriva che con un impianto da 6kw si produce mediamente la quantità di emissioni serra generate coprendo circa 40 volte la distanza tra Milano e Roma in auto o alla Co2 generata dal consumo di 2.400 litri di benzina o 2.100 litri di diesel. Tra le buone abitudini equivalenti, per emissioni di gas serra risparmiate, troviamo invece: riciclare 247 buste di plastica anziché buttarle o sostituire 215 lampadine tradizionali con altrettante lampadine a Led.
Un impianto da 3kw produce invece circa 4.000 kWh in un anno. Tradotto in emissioni di gas serra è pari a poco più di quanto prodotto mediamente in sei/sette mesi di utilizzo della propria automobile (pur con le differenze legate all’uso che ciascuno di noi ne fa), mentre se consideriamo le emissioni di CO2 è pari a ricaricare il proprio smartphone per ben 360.000 volte.
Considerando questi dati, va da se che il passaggio all’energia rinnovabile non va più rimandato: soprattutto ora che la rivoluzione verde è alla portata di tutti.