“Utilizzare materiali di scarto, destinati ad essere gettati, per creare nuovi oggetti dal valore maggiore del materiale originale”: è questo il significato di “upcycling”, che è stata eletta da Cambridge Dictionary come la “Parola dell’Anno del 2019” (Word of the Year 2019), come riporta Cambridge English, che da oltre 80 anni opera nel nostro paese come ente certificatore del livello di lingua inglese.
Ogni giorno, tramite il proprio account Instagram ufficiale, il Cambridge University Dictionary (@CambridgeWords) condivide e spiega una parola presente nel dizionario: “upcycling” è stata condivisa il 4 luglio ed è diventata “la parola del giorno” più cliccata dell’anno. Inoltre, le ricerche della parola sul sito del Cambridge Dictionary sono cresciute del 181% dal 2011, anno in cui è stata aggiunta per la prima volta sul dizionario online, e sono raddoppiate soltanto nell’ultimo anno.
Per identificare le parole da aggiungere nel Cambridge Dictionary, gli autori hanno utilizzato dati provenienti dal sito web, dai blog, dai social media: “Upcycling” è stata aggiunta nel dizionario dopo aver notato un picco nelle ricerche relative a questa parola nel 2010.
Secondo Peter McCabe, Head of Italy per Cambridge Assessment English, “Le nuove parole in inglese sono particolarmente importanti per chi sta imparando la lingua, in quanto possono essere inserite facilmente nel proprio vocabolario abituale. Di solito, l’inglese fa da capofila e altre lingue tendono poi a seguire l’esempio o adottando direttamente il nuovo termine in inglese o trovando un equivalente nella propria lingua”. McCabe nota inoltre con soddisfazione che il fatto che la loro community sia così attiva e partecipe, votando assiduamente i termini presentati per esempio, “dimostra che una lingua globale come l’inglese può aiutare a creare consapevolezza intorno ad un problema andando oltre ai confini delle diverse nazioni”.
Rimanendo in tema, un’altra aggiunta recente del Cambridge Dictionary è il sostantivo “plastic footprint”, cioè la misurazione della quantità di plastica che qualcuno utilizza e poi successivamente scarta, considerata in termini di danno ambientale. Dopo essere stata identificata dagli autori del dizionario, “Plastic footprint” ha ottenuto 1.048 voti nel sondaggio del blog New Words, con il 61% dei lettori che ha suggerito di aggiungerla al Cambridge Dictionary.
Sembra dunque che il tema ambientale influenzi anche il vocabolario inglese, includendo nuovi termini e concetti, come flight shaming (che arriva dalla Svezia), l’espressione che vuole far luce sugli effetti delle emissioni degli aerei. I termini in questione tendono poi ad evolversi in molti modi e prendere sfumature diverse, come è stato per global warming: la parola si è trasformata progressivamente, nell’uso comune, in climate change e ora molti giornali si riferiscono al fenomeno con termini come climate emergency o climate crisis.