La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è tornata con un’altra settimana di intenso lavoro di sensibilizzazione dal 16 al 24 novembre 2019. Per quest’undicesima edizione sono state realizzate oltre 16500 azioni di riduzione dei rifiuti, riciclo, riuso e pulizia in più di 30 paesi in Europa, ma non solo.
La SERR 2019
La SERR è un importante campagna internazionale per promuovere la prevenzione di rifiuti, attraverso azioni di sensibilizzazione portate avanti durante una settimana di novembre. L’obiettivo di tali azioni è di stimolare un cambiamento delle scelte di consumo e delle abitudini dannose perché produttrici di rifiuti.
Nel 2019 sono state realizzate 16.570 azioni di prevenzione grazie al lavoro di 40 coordinatori nazionali e regionali in 30 diversi paesi.
Ogni anno, la SERR si concentra su uno specifico aspetto della riduzione dei rifiuti e per l’edizione 2019 è stato scelto il tema dell’educazione e la comunicazione sui rifiuti. Per quanto i policy-makers e le imprese abbiano un ruolo centrale nel cambiare le abitudini di consumo delle persone, anche i consumatori stessi hanno una parte di responsabilità nelle scelte che operano in termini di consumo e nella produzione di rifiuti. Con lo slogan “Change your ways, Reduce you waste”, traducibile in “cambia le tue abitudini, riduci i rifiuti”, la SERR sfida i partecipanti a identificare i propri comportamenti problematici relativi al consumo e a modificarli.
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Il 2019 ha portato con sé un rinnovato senso di urgenza; così, la SERR, arrivando con questa edizione alla doppia cifra, con i suoi messaggi chiave (le 3 R: riduci, riusa e ricicla i rifiuti) e le sue azioni di clean-up risulta più importante che mai. La quantità di rifiuti prodotti pro-capite in Europa ha infatti raddoppiato dal 1970 e, insieme a livelli insostenibili di produzione e consumo, ciò sta causando un’accelerazione del catastrofico processo di cambiamento climatico.
Il neoeletto e nono Parlamento europeo e il suo braccio esecutivo, ovvero la Commissione guidata da Ursula von der Leyen hanno affermato che il clima, e con esso la prevenzione dei rifiuti e lo sviluppo dell’economia circolare, costituiranno il fulcro del loro mandato.
In questo contesto di rinnovato impegno, la SERR, che riesce a coinvolgere profili di partecipanti molto vari, tra cui scuole, pubbliche amministrazioni, aziende, ONG e cittadini, diventa un’iniziativa di importanza fondamentale. Per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati in termini di rifiuti e clima è infatti necessario che attori a diversi livelli- locale, regionale, nazionale e internazionale- si mobilitino contemporaneamente e in maniera coordinata, e il merito della SERR è proprio quello essere riuscita a riunire tali attori in dozzine di paesi.
Il messaggio lanciato dalla SERR sta risuonando, ciò risulta chiaro se si osserva l’approvazione che la campagna ha ricevuto a livello europeo. Negli ultimi 11 anni, la SERR è evoluta, arrivando a raggiungere milioni di persone in più di 40 paesi e riuscendo così a prevenire la produzione di migliaia di tonnellate di rifiuti. Il numero di azioni, paesi, coordinatori e promotori di nuove azioni non ha fatto che aumentare: basti pensare che, dalla prima edizione, nel 2009, durante la quale erano state implementate 2672 azioni in 14 paesi, si è passati nel 2019 a 16570 azioni portate avanti in 30 paesi!
Il comitato di coordinamento della SERR è diretto dal comitato direttivo della SERR (ESC) ed è composto da: ACR+ (Association of Cities and Regions for sustainable Resource management), ADEME (Agence De l’Environnement et de la Maitrise de l’Energie), Bruxelles Environnement-Leefmilieu Brussel (Belgio), EMWR (The Eastern-Midlands Regional Waste Office, Irlanda), l’agenzia catalana della gestione dei rifiuti (Spagna), l’Associazione Internazionale di Comunicazione Ambientale – AICA (Italia), la Commissione europea, il Comitato europeo delle regioni, Lipor (Intermunicipal waste management of Greater Porto, Portugal), la North London Waste Authority (UK), la German Association of Local Utilities – VKU (Germany), e WasteServ, la compagnia di gestione dei rifiuti di Malta.