“Loro sono i RIFIUTàTI, tu RIFIùTATI di ABBANDONARLI”

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“Cavolo, ma guarda che sporcizia c’è, sembra una discarica, che incivili!” oppure “ma quando taglieranno l’erba qui, non si riesce nemmeno più a passare” o ancora “prima o poi in quella buca si fa male qualcuno!”.

Sono frasi che sicuramente abbiamo già pronunciato o sentito pronunciare molte volte e che riguardano frequentemente situazioni che viviamo nella vita quotidiana, all’interno delle nostre città.

Le reazioni possono essere diverse: indignazione, rabbia, rassegnazione, senso di degrado.

Ma non per tutti: un gruppo di giovani di Settimo Torinese non ha lasciato spazio a questi sentimenti negativi, e ha deciso di creare uno spazio dove condivisione e cittadinanza attiva potessero invertire la rotta rispetto a queste problematiche.

Il progetto si chiama Quokkattivi, è nato nel 2018 da un gruppo di ragazzi dai 20 ai 30 anni con l’obiettivo di partecipare allo sviluppo della comunità di cui essi fanno parte, attraverso la creazione di una rete di associazioni,volontari e cittadini per la divulgazione di buone pratiche.

A partire da questi presupposti, si è deciso di partecipare a iniziative quali Fridays For Future, o a flash mob per sensibilizzare la società civile riguardo le disuguaglianze economiche. Ultimamente inoltre, è stata lanciata la campagna #rifiutati, una serie di immagini in cui i rifiuti prendono vita e diventano protagonisti di vignette in cui sono essi stessi a denunciare il degrado di determinate aree o l’inciviltà di molti cittadini.

«Ci interessava raccontare attraverso delle immagini le storie dei rifiuti abbandonati i cui sentimenti sono stati profondamente feriti dal cittadino maleducato. Abbiamo quindi dato alla parola “#rifiutati!” una doppia chiave di lettura: da un lato descriviamo la storia di oggetti e alimenti che sono stati buttati a caso, dall’altro ci rivolgiamo alla cittadinanza, esortando il singolo cittadino e la singola cittadina a rifiutarsi di buttare i rifiuti per terra». «Loro sono i RIFIUTàTI, tu RIFIùTATI di ABBANDONARLI” è lo slogan di questa campagna»1.

Un’altra iniziativa si chiama #imbuchiamoci, attraverso la quale viene invece descritta la situazione critica in cui versa il manto stradale, costellato di buche.

«Abbiamo posizionato dei giocattoli all’interno delle buche ricreando dei set fotografici che ritraggono scene famose come lo sbarco in Normandia o momenti divertenti come una festa in piscina, dove la piscina è rappresentata dalla buca colma di acqua piovana o come nel caso dello skate park che abbiamo riprodotto posizionando una bambola che fa evoluzioni con il suo skateboard su un marciapiede dissestato e rischiando la vita”2.

Attraverso queste segnalazioni effettuate in maniera creativa e sarcastica, le buche sono state riparate.

Ecco un buon esempio di cittadinanza attiva; attraverso le loro campagne i Quokkattivi riescono da una parte a coinvolgere i cittadini (soprattutto giovani) nel mantenere puliti gli spazi pubblici della città e dall’altra a stimolare concretamente l’amministrazione pubblica riguardo a situazioni di degrado.

 

2Ibidem.

 

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