Ambiente e musica, in arrivo W chi non conta niente, il videoclip di Eugenio Bennato sulla “canzone che attraversa le frontiere perché la sua umanità non può essere straniera”
Confini, migranti e un’umanità da raccontare. Nel mezzo mari, deserti, montagne e tutto il carico della musica del Sud. E’ la storia vera dell’uomo e del suo ambiente a prendere vita nel nuovo videoclip, W chi non conta niente, in cui Eugenio Bennato e le vite narrate si fondono in un racconto corale. È l’arte che si ribella, se no l’arte che ci sta a fare, e non ammette nessun padrone, e non la smette di navigare. Protagonista è la storia di quegli esseri umani la cui terra viene martoriata, il cui ambiente deve essere faticosamente abbandonato. Tre minuti e mezzo di immagini e ritmi dal mondo.
“W chi non conta niente parla di emigrazione – racconta Eugenio Bennato – e nasce da una scintilla inconscia che vuole evidenziare la capacità degli ultimi di farsi sentire. E proprio a chi non conta niente, a chi non sale sul carrozzone dei vincitori, del business, dell’universo nord-occidentale, a chi sta dall’altra parte è dedicata la canzone che continua a navigare perché essendo melodia niente la potrà fermare”. W chi non conta niente affronta il viaggio, il rifiuto, l’ostilità e al tempo stesso l’amore per una terra da cui si è costretti ad andare via. E da qui la speranza di un altro mondo possibile ma anche la sperimentazione della negazione dei diritti fondamentali dell’uomo. “La storia – continua Eugenio Bennato – ci insegna che un ménage di esperienze diverse è sempre propositivo per l’umanità. Un esempio ci arriva dalla nostra migrazione in America; penso anche agli schiavi africani che hanno prodotto negli Stati Uniti la grande musica come il jazz, il blues, il gospel. In questo caso gli Stati Uniti nel loro bilancio dovrebbero ringraziare quei poveri uomini in catene per aver rivitalizzato la loro cultura”.
Dalla cronaca televisiva agli slogan che saltellano da un social all’altro, il sentore di un’ondata reazionaria non è del tutto vago e sulla questione Eugenio Bennato sottolinea come “la marea reazionaria in atto derivi da conclusioni semplicistiche e, soprattutto, da mancanza di esperienze. Perché – continua – solo chi viaggia da turista e non da essere umano può non accorgersi che l’umanità è presente ovunque e va rispettata ovunque”.
Un omaggio alla vita, e a chi rischia la vita per vivere libero.
Una musica da e per i popoli in cammino. W chi non conta niente testimonia come la voce di Eugenio Bennato – da sempre sinonimo della diversità e fratellanza tra le persone – sia diventata portavoce ufficiale dei valori del Mediterraneo. W chi non conta niente è entrata di diritto nel repertorio di Eugenio Bennato per il suo Tour 2020.