“L’accordo verde europeo non è un lusso che può essere accantonato nel mezzo della crisi del coronavirus”. A dirlo è il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, mentre respinge con rabbia i tentativi dei lobbisti di usare il Covid-19 come “scusa” per pedalare indietro. “Non ci illudiamo che con il Covid la crisi climatica o la crisi della biodiversità siano scomparse”, ha detto Timmermans alla commissione per l’ambiente del Parlamento europeo in una video-riunione.
Favorire lavoro e salute
Il Green New Deal deve far parte della strategia di risanamento dell’UE: l’installazione di pannelli solari, l’efficientamento energetico delle case e la sostituzione di vecchie auto con modelli a basse emissioni sono “vittorie rapide” sul fronte ambientale che possono favorire lavoro e salute. Inoltre, spiega il politico olandese, la legge sul clima recentemente proposta che richiede emissioni nette zero di gas a effetto serra entro la metà del secolo sarebbe il “principio guida” dell’Europa attraverso il recupero. “Il percorso intrapreso verso la neutralità climatica è irreversibile e tutti noi siamo disposti ad accettare il rigore di una legge per renderla irreversibile”, ha affermato Timmermans. Il quale ha aggiunto che l’Unione Europea confermerà “a settembre” la valutazione d’impatto e il piano di innalzamento dell’obiettivo attuale dell’UE di una riduzione del 40% delle emissioni entro il 2030.
Il funzionario della Commissione ha ribadito che sarebbe una “deroga al dovere” non continuare a lavorare sull’accordo come parte della soluzione alla pandemia di Covid-19, e ha sottolineato la necessità di convincere i cittadini che tale dovere deve rimanere una priorità. L’Europa, dal punto di vista economica, “ha bisogno di diventare indipendente dai combustibili fossili”, ha continuato. “Guardate la volatilità dei mercati energetici ora: non vogliamo dipendere da questo in futuro”.
Per la plastica mono-uso non cambia nulla
In risposta alle domande degli eurodeputati, Timmermans ha riconosciuto che la strategia europea è già in ritardo sul tema della biodiversità, mentre la strategia “dalla fattoria alla tavola” per una produzione alimentare sostenibile avrebbe subito un ritardo a causa della pandemia. Su questo il ritardo peserebbe al massimo un paio di settimane, “certamente non mesi”, tranquillizza Timmermas, aggiungendo che sta applicando la “massima pressione” all’interno della commissione per garantire che il ritardo su questi due temi sia ridotto al minimo.
Timmermans non ha risparmiato nemmeno coloro che gli hanno scritto di non abolire in questo momento la plastica mono-uso, data la necessità di disporre di dispositivi di protezione individuale. “Non c’è alcuna relazione tra i due fattori” ha dichiarato il politico. “Dobbiamo attenerci quanto più possibile all’agenda verde che abbiamo dichiarato” ha concluso, dicendo anche che “il cambiamento climatico potrebbe non essere lo stesso enorme, improvviso shock della micidiale pandemia di Covid-19. Ma piuttosto può essere paragonato all’ipertensione: se la trascuri, ti ucciderà comunque”.
Traduzione tratta da ENDS. Inoltre Envi ha posto a Frans Timmermans alcune domande ulteriori che andremo a pubblicare non appena riceveremo le risposte.