Il “Libro Bianco sulla Comunicazione Ambientale”, a cura di Stefano Martello e Sergio Vazzoler, presentato il 15 dicembre grazie alla collaborazione dell’ARPA Umbria, si propone come strumento operativo per coloro che hanno fatto della comunicazione ambientale il loro lavoro, suggerendo gli strumenti che non possono mancare nella “cassetta degli attrezzi” e le strategie migliori per un’informazione efficace.
Grazie al contributo di validi esperti, il Libro Bianco vuole essere la guida necessaria per potersi adattare ad una comunicazione che cambia velocemente, costituita da canali caratterizzati da linguaggi molto diversi tra loro. Deriva pertanto la necessità di comprenderli per poterne sfruttare le enormi potenzialità insite. Come sostenuto nell’introduzione alla presentazione di Luca Proietti, Direttore Generale di Arpa Umbria, è oggigiorno fondamentale una comunicazione «trasparente, oggettiva, scientifica», che racconti le tematiche ambientali in un periodo dove molto spesso ottengono spazio mediatico solo a causa delle speculazioni finanziarie. Il compito dei comunicatori e delle Agenzie regionali è pertanto «depurare quello che è un di più rispetto alla vera transizione ecologica». Proietti ha così annunciato sostanziali novità per il 2021 nella comunicazione di Arpa, con la creazione di una webtv e di una webradio per poter sfruttare per la prima volta nuovi canali.
Nelle parole di Stefano Martello, viene illustrato il significato di “fatica ambientale”: con questa espressione, l’autore si riferisce allo sforzo del comunicatore di adattare ricerche accurate ad un pubblico che deve poter recepire le informazioni in maniera immediata. Ancora troppo spesso però, prosegue Martello, questa attitudine viene evitata nella comunicazione ambientale, preferendo o un linguaggio più conservativo, «in cui il dato scientifico rimane di appannaggio di pubblici esclusivi» oppure una comunicazione più ad ampio spettro, «più pop, più mainstream» in cui «l’ambiente si apre a nuovi pubblici concentrandosi maggiormente su artifici creativi e teorici pur di non affrontare la complessità».
È proprio la complessità, accanto alla conflittualità e alla contraddittorietà, uno degli aspetti sottolineati da Sergio Vazzoler, come elemento intrinseco e necessario per intavolare una comunicazione ambientale proficua. Le tematiche sono infatti complesse, e per poter veicolare messaggi questi devono essere resi semplici, ma non banali. Vazzoler conclude ricordando che «in questa cassetta degli attrezzi, noi oggi abbiamo da preparare attrezzi nuovi», senza perdere di autorevolezza e incoraggiando lo stimolo all’approfondimento. In questa sfida vengono racchiuse le tante opportunità e le difficoltà del comunicatore ambientale.
È un settore, questo, che mette costantemente alla prova, ed è per questa ragione che Marco Talluri, dirigente della comunicazione dell’ufficio stampa di Arpat e coordinatore dei comunicatori del SNPA, interviene sulla necessità di intendere la comunicazione come un atto di coraggio e di coerenza. I due aspetti per lui fondamentali sono il tempo e la tempestività nella diffusione delle informazioni, tenendo sempre a mente che «la trasparenza permette di abbassare i toni della conflittualità». È perciò importante tradurre il patrimonio incredibile di dati a cui i comunicatori ambientali hanno accesso, al fine di metterli a disposizione in maniera comprensibile e condivisibile dal pubblico e dalla rete stessa.
A concludere gli interventi, prima dei commenti finali, Fabio Mariottini, dirigente dell’Ufficio stampa e comunicazione di ARPA Umbria, ha sottolineato come le agenzie di comunicazione ambientale debbano «comportarsi in maniera scientifica», grazie a «un’informazione giusta, qualificata, reale». Ciò ha reso palpabile la necessità di una comunicazione ambientale innovativa e al passo con una società in rapida trasformazione, e il Libro Bianco si presenta come uno strumento utile per attuare questo passaggio epocale e urgente.
Casa Editrice: Pacini Editore, collana New Fabric
Anno di pubblicazione: 2020