Le premiazioni si terranno online alle 21, in diretta streaming sui profili Facebook e Youtube di Envi.info, e su Zoom con traduzione simultanea a questo link: https://zoom.us/webinar/register/WN_aOYSu39aQLmOY6ScvFd2Xw
Tra poco si sapranno i vincitori del Premio AICA 2020, l’Oscar della comunicazione ambientale. La cerimonia è in programma giovedì 25 febbraio alle 21:00 in diretta streaming sulla pagina Facebook di Envi.info e sulla piattaforma Zoom, nella quale è prevista anche la traduzione simultanea. L’evento, inizialmente previsto per ottobre 2020 e rinviato a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, premierà i vincitori delle tre categorie del concorso.
Modererà l’evento il giornalista Beppe Rovera, che è stato per molti anni autore e conduttore di “Ambiente Italia”, trasmissione di Rai Tre dedicata alla sostenibilità. La cerimonia sarà introdotta da un saluto del Presidente di AICA, Emanuela Rosio.
Il premio, giunto alla sedicesima edizione, vuole dare luce a chi si è distinto grazie a campagne di successo in Italia e nel mondo. La prima categoria è denominata “Comunicare con i cittadini fa bene all’ambiente”, con lo scopo di portare all’attenzione del pubblico i temi della comunicazione ambientale. Il tema di quest’anno è “comunicare il littering” e tra i candidati finalisti troviamo tre interessanti realtà. Domenico Errani e la sua campagna “Per un pugno di mozziconi”, contadino imolese che incoraggia la raccolta di sigarette per strada in cambio di frutta e verdura biologica. Erik Ahlström, eco-atleta svedese, ideatore del termine “plogging”, sport che unisce la corsa e la raccolta dei rifiuti, e fondatore di Plogga, associazione che diffonde questo messaggio in oltre 50 Paesi nel mondo. Il gruppo di giovani attivisti inglesi Hubbub, che negli anni si sono distinti per forti e coinvolgenti campagne informative contro il littering, tanto da divenire virali.
La seconda sezione, denominata “Comunicare i cambiamenti climatici”, è ispirata agli accordi di Parigi sul clima. Lo scopo è portare all’attenzione del pubblico le tematiche connesse al climate change, la riduzione delle emissioni di CO2 e l’efficienza energetica. Tra i finalisti di questa categoria, troviamo Italy for Climate, un’iniziativa nata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con imprese ed associazioni sensibili alle tematiche ambientali, propone la transizione dell’economia verso un futuro green e circolare. Poi, The Guardian, il noto quotidiano inglese che si è distinto in questi anni per il forte impegno verso una comunicazione ambientale efficace, usando il lessico come strumento e forma di attivismo. Infine, Connect4Climate, una partnership globale lanciata dalla World Bank e dal Ministero dell’Ambiente, con lo scopo di supportare leader ambiziosi e di promuovere soluzioni innovative nella lotta al cambiamento climatico, mettendo in connessione più di 500 realtà in tutto il mondo.
In conclusione, il premio alla carriera “Beppe Comin”, una sezione aggiunta nel 2008 con l’obiettivo di dare un riconoscimento all’impegno di una vita spesa al fianco dell’ambiente. Tra i candidati: Banksy, artista noto e ignoto che ripropone la tematica ambientale nelle sue opere, portando all’estremo le contraddizioni della società attraverso la street art; Fondazione Ellen MacArthur, che opera da anni nell’innovazione per porre le radici di un’economia circolare, coinvolgendo attori istituzionali e privati in una missione comune; Legambiente, con i suoi 40 anni di esperienza e di impegno attivo, propone un ambientalismo scientifico con l’obiettivo di combattere l’inquinamento, l’illegalità e l’ingiustizia per salvaguardare la bellezza del pianeta.