L’arte come mezzo per una comunicazione ambientale diretta ed emozionale, l’intervista allo street artist Mrfijodor
Fare del proprio talento uno strumento per sensibilizzare sull’importanza della tutela ambientale. È quanto ha fatto lo street artist ligure dallo pseudonimo Mrfijodor (Fijodor Benzo). Nelle sue opere, infatti, ricorre una critica sociale ed ecologica volta ad esortare scelte più consapevoli. Ascoltiamo cosa ha da dirci.
Ciao Mrfijodor, nelle tue opere coniughi spesso l’arte con tematiche ambientali, cosa ha motivato questa idea?
Sono cresciuto tra il mare della Liguria e le Alpi Marittime, quindi penso che certe cose facciano parte della mia educazione, del mio contesto natio e del modo di vedere il mondo delle persone che mi hanno circondato. Mio nonno materno mi portava in mezzo ai boschi e a passeggiare in montagna. Mi ha insegnato il rispetto per la natura e per l’ambiente, come andare a fare la spesa a piedi piuttosto che usare l’auto, ad esempio. Cose semplici, “tipiche” di chi come lui abitava nelle zone rurali. Mi ha instradato in scelte consapevoli “inconsapevolmente”, perché per lui erano normali e quotidiane.
Qualche esempio?
L’intervento realizzato a novembre 2020 al Terminal Nord di Udine direi possa racchiudere una serie di elementi per me molto importanti. Il primo intervento – “Pet Rain” – è stato sviluppato dalla richiesta del Terminal Nord di mettere in evidenza la nuova struttura – sostituiva di una vecchia bottiglia in vetroresina – del distributore gratuito di acqua potabile all’esterno del parco commerciale. Ho pensato dunque ad un globo inondato e straripante di bottiglie di plastica da cui l’omino – in rappresentanza di tutti coloro che si impegnano nella causa plastic free – cerca di proteggersi con un ombrello sorretto con l’aiuto di un robot. L’automa è un buono e ho utilizzato il distributore dell’acqua per costruirne il corpo. Il robot osserva sorridente l’omino, quasi a sostenerlo in questi piccoli gesti sempre più rispettosi e consapevoli che possano risanare il mondo.
Il secondo lavoro invece – “Atlante” – si trova sul muro opposto alla struttura, vicino allo store di Decathlon, sempre nel complesso del parco commerciale. Si tratta della metafora di un moderno Atlante. Il globo di bottiglie è qui una città retta sulle spalle di un ciclista: l’uomo con scelte più curate e ragionate – come, ad esempio, il prediligere l’uso della bicicletta piuttosto che dell’automobile – può sostenere la sua Madre Terra nel senso più ambientale, ma anche economico e socioculturale del termine.
I materiali che utilizzi sono a ridotto impatto ambientale?
La maggior parte delle vernici che uso sono a base d’acqua. Tuttavia, utilizzo anche lo spray, ma non in grande quantità: certi risultati solo la bomboletta riesce a darli. Ad ogni modo, il 90% del mio lavoro è solitamente tutto a vernici e pennelli.
Poi c’è da dire che sono abbastanza diffidente su certe proposte di vernici super innovative: millantano di essere delle “mangia inquinamento”, ma è tanta propaganda – poca ciccia insomma. Ma la verità è che ci sono altre vie per migliorare il mondo – anche nel nostro piccolo. Io, nel mio, cerco di non abusare di certi materiali e di non usarli a sproposito. In generale bisognerebbe “investire” meglio: piantare più alberi, scaldare meno le nostre case – o comunque utilizzare altri metodi – e ripensare la mobilità in città.
L’arte ha quindi un ruolo nella comunicazione ambientale. Con i tuoi progetti pensi di aver sensibilizzato l’opinione pubblica nel modo sperato?
Lo spero. Credo però che le migliori azioni siano di fatto i gesti quotidiani, quelli che decidiamo di compiere di giorno in giorno. Chiunque utilizzi la bici per andare a lavoro, al supermercato o in qualsiasi altro luogo, manda un messaggio importante e di una forza incredibilmente concreta.
Non solo attraverso l’arte, quindi. La vera sensibilizzazione ambientale – ci ricorda l’artista – è fatta di semplici e concreti gesti quotidiani. Le sue opere, nel mentre, contribuiranno ad infondere un sottile messaggio in grado di dirottare il pensiero comune verso maggiori consapevolezze ecologiche.