Il Consorzio Italiano Compostatori è un’organizzazione senza fini di lucro che si occupa di promuovere e valorizzare le attività di riciclo della frazione organica dei rifiuti per produzione di compost e biometano. Il Consorzio, che conta più di 130 consorziati, riunisce e rappresenta soggetti pubblici e privati interessati alle attività di produzione di fertilizzanti organici.
Il suo ruolo, fondamentale per la realizzazione di una filiera circolare, diventa importante anche all’interno del festival Circonomia, di cui è sostenitore. In quest’occasione abbiamo avuto modo di comprendere meglio il ruolo del Consorzio dialogando con Massimo Centemero, Direttore Generale di CIC.
Nel vostro campo il concetto di “economia circolare” è più che mai cruciale, non è così? Cosa significa per voi?
L’economia circolare è aumento dell’efficienza delle risorse; le risorse su cui le aziende del CIC operano sono i rifiuti organici (frazione umida, verde, fanghi di depurazione, scarti dell’agroindustria), che devono essere trasformate in nuovi prodotti di cui il mercato abbia necessità, che possano sostituire gli analoghi generati da nuove risorse prelevate dall’ambiente. La trasformazione di questi rifiuti deve rispondere innanzitutto a obiettivi di efficienza, che per noi significa massimizzazione delle raccolte differenziate, per poter gestire flussi “puliti” e valorizzabili come nuova materia, e minimizzazione degli scarti prodotti nel corso della trasformazione. Su questo secondo aspetto, devono concorrere il miglioramento continuo delle raccolte differenziate e l’ottimizzazione delle tecnologie di separazione delle frazioni estranee.
Qual è il vostro impegno nell’ambito della comunicazione ambientale?
Da sempre ci impegniamo in questo lungo tutta la filiera. Considerando che le materie prime su cui le nostre aziende operano derivano dalla raccolta differenziata dei rifiuti, un nostro costante impegno è quello di stimolare il miglioramento della qualità della raccolta differenziata. Lo facciamo attraverso le oltre 1.000 analisi merceologiche che svolgiamo ogni anno su tutto il territorio, che alimentano con dati concreti le campagne informative e gli strumenti di persuasione del cittadino al miglioramento dei propri comportamenti. Relativamente agli output, da 18 anni il CIC gestisce un programma di verifica della qualità del compost (Compost di qualità CIC) il cui obiettivo primario è quello di accrescere la fiducia degli agricoltori, principali utenti del prodotto, rispetto alla qualità di questo ammendante. Su entrambi i fronti, confermiamo l’intenzione a perseguire gli obiettivi rafforzando le campagne di comunicazione ambientale; citiamo ad esempio il nostro impegno verso la difesa del suolo e lo stimolo a mettere in atto buone pratiche per tutelarne la fertilità attraverso la campagna SOS Soil.