L’Associazione Cisambiente, Confederazione Servizi Ambiente è stata fortemente voluta da un gruppo di imprenditori del settore ambiente ed energia rinnovabile. Una realtà che si è costituita per tutelare e valorizzare le imprese che da sempre mostrano attenzione all’ambiente nei settori della gestione dei rifiuti urbani e speciali. Cisambiente è il modello di un nuovo sistema associativo, trasversale a più piani confindustriali e rappresentativo non più solo dei classici servizi di igiene ambientale, ma catalizzatore di imprese che trovano così la realizzazione e l’adeguata tutela dei loro progetti e delle loro aspirazioni.
Alessandro Della Valle, Presidente di Cisambiente, è stato ospite in questi giorni di Circonomia, raccontando la visione circolare della Confederazione.
Come interpretate il concetto di “economia circolare” all’interno della vostra realtà?
La circolarità non è solo il futuro, ma anche il presente: Confindustria Cisambiente e le sue Aziende lavorano già nel domani, realizzando concretamente i principi dello sviluppo sostenibile e della circolarità.
Già oggi le nostre Aziende hanno raggiunto notevoli traguardi, consentendo elevati tassi di recupero dei rifiuti raccolti, e la riduzione del conferimento in discarica. Già oggi le nostre aziende sviluppano tecnologie che rappresentano un tangibile segno di circolarità.
Parlando di futuro, un commento sulle direttive appena recepite lo scorso settembre, proprio durante il periodo in cui si è svolta la scorsa edizione di Circonomia alla quale abbiamo partecipato. L’Europa, con il recepimento delle direttive, ci ha richiesto di alzare ulteriormente l’asticella, richiedendo:
- il raggiungimento, entro il 2035, del 55% di riciclo dei rifiuti urbani;
- il Raggiungimento, entro il 2030, per i soli imballaggi, del 70% di riciclo.
- per il conferimento in discarica: entro il 2035, tetto massimo pari la 10% degli urbani e speciali assimilati;
- per la raccolta organico: dal 2023 diventerà obbligatoria;
- i consorzi afferenti al CONAI nel caso dei rifiuti da imballaggi saranno obbligati a coprire il 100% dei “costi efficienti” di gestione (l’80% in deroga) entro il 2024.
Grazie al nostro intervento, il Legislatore ha recepito le istanze del settore, e ciò è visibile in alcuni passaggi dei Decreti Legislativi pubblicati quasi un anno fa: è il caso delle possibilità di inserire le terre di spazzamento all’interno dei centri di raccolta, evitando un appesantimento di costi per gli operatori, e garantendo ai Comuni l’ottenimento di maggiori quote di raccolta differenziata (parecchi punti percentuali, secondo le nostre stime), e allo stesso tempo ridurre il costo della tassa del conferimento in discarica, grazie alla maggiore valorizzazione dei rifiuti.
Qual è il ruolo della comunicazione in questa trasformazione, anche dal punto di vista imprenditoriale?
La comunicazione riveste un ruolo fondamentale all’interno del nostro settore.
Veicolare corrette informazioni nei confronti di imprese e cittadini sulle modalità di gestione dei rifiuti, consente di creare dei soggetti consapevoli delle proprie azioni, ovvero consci dei problemi e delle criticità che potrebbero sorgere applicando, al contrario, errate pratiche di conferimento dei rifiuti a carico degli stessi soggetti che le realizzano.
Si pensi ad esempio all’importanza di comunicare al cittadino utente del servizio di igiene urbana quali debbano essere le procedure di conferimento dei rifiuti all’interno dei contenitori domestici, senza le quali verrebbe pregiudicato da un lato il recupero prodotti a valle (a cura dei c.d. “trattatori”), e dall’altro il sistema economico, basato sulla possibilità di ottenere materie prime seconde attraverso operazioni di recupero, non avrebbe le convenienze economiche per poter adeguatamente sopravvivere, mantenendo un proprio equilibrio finanziario: in altre parole, l’utente domestico conferisce bene il rifiuto e successivamente le imprese possono recuperarlo a bassi costi, garantendo efficienza ed efficacia del sistema così creato.
A proposito di strategie di comunicazione, la nostra associazione ha realizzato durante il corso del 2018 un roadshow, organizzando appuntamenti presso le sedi delle nostre imprese sparsi in tutta Italia. In quelle occasioni sono stati organizzati convegni scientifici a tema, e successivamente visite guidate ai luoghi culturali delle città ospitanti, per mostrare agli intervenuti ed ai partecipanti agli eventi il risultato pratico delle attività svolte aziende dell’igiene urbana di Confindustria Cisambiente, unendo, pertanto, l’approfondimento tecnico con un momento di aggregazione sociale e culturale utile ad evidenziare il grado gli elevati risultati raggiunti dalle imprese del settore nell’assicurare l’erogazione di un servizio pubblico locale di rilevanza economica.