Lucrezia Povero mi accoglie in sala degustazioni per parlare delle Cantine Povero, azienda vitivinicola che nasce nel 1964 in Borgo Lame di Cisterna d’Asti. Un piccolo comune le cui colline vestite di filari sono il cuore che racchiude il Roero insieme a Langhe e Monferrato, terre ricche di bellezza e prodotti di eccellenza del Piemonte.
Attraverso quali canali comunicativi ha visibilità l’azienda?
Con i social network manteniamo una comunicazione costante con i nostri clienti e le persone che vogliono seguirci, pubblicando quotidianamente contenuti sulle fasi di realizzazione del vino e i traguardi raggiunti, questi ultimi anche grazie a una ricca rassegna stampa, mentre la nostra storia e il nostro impegno per l’ambiente sono raccolti sui siti web dell’azienda.
Quali sono i siti e i contenuti che troviamo?
Sul sito delle Cantine leggiamo di Tenuta Laramè, storica tenuta della famiglia Povero nata negli anni Quaranta del Novecento, della conversione al biologico di questi vigneti iniziata nel 2016, e dei vini prodotti grazie ai frutti di tutte le altre aree di coltivazione, che si estendono tra i comuni di Cisterna d’Asti e Canale d’Alba. Il sito non è solo una vetrina ma un e-commerce che ci pone in diretto contatto con i clienti.
Cascina Vèngore è invece un progetto giovane e ambizioso di riqualificazione di terreni abbandonati poco più a nord rispetto a Cisterna d’Asti, che con le mie sorelle Maurizia e Letizia, stiamo costruendo con impegno.
Fino ad ora che tipo di interesse avete riscontrato con i prodotti di Cascina Vèngore?
Produciamo vini biologici e prodotti a base di farro. Abbiamo come target un pubblico attento al benessere dell’ambiente, interessato a scegliere prodotti realizzati attraverso il rispetto e la conservazione degli ecosistemi.
Abbiamo così riscontrato molto interesse dal Nord Europa riguardo i vini, in particolare Svezia, Norvegia, Finlandia e tutte le provincie del Canada. Queste aree, attraverso il monopolio delle importazioni di vino, favoriscono l’entrata di vino biologico, a fronte della numerosa richiesta di tale tipologia produttiva.
Si fa spazio quindi una scelta del consumatore dettata da una cultura e una mentalità che già ha introiettato il rispetto per l’ambiente e la conseguente realizzazione di un prodotto genuino e di qualità. Allo stesso modo, abbiamo molta richiesta anche da Germania e Giappone.
Che cos’è Equilibrio Natura?
Sono sei passi che abbiamo intrapreso verso il rispetto delle aree naturali in cui sorge Tenuta Laramè e le aree circostanti. Attraverso le passeggiate nei vigneti si può scoprire questo progetto grazie a pannelli informativi sui sentieri.
Rigeneriamo i terreni, usiamo tecnologie eco-compatibili, rispettiamo flora e fauna locali, ci prendiamo cura degli alberi per evitare erosione del terreno e salvaguardiamo i boschi per rafforzare la salute delle viti.
Nelle Cantine poi si auto produce energia elettrica grazie a un impianto fotovoltaico, permettendo di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera, e l’acqua necessaria viene estratta dalle falde dell’antico pozzo di proprietà.
Parliamo dunque di vini nati da una tradizione che oggi prosegue nel rispetto di antichi saperi, integrata ad un’attenzione costante verso le aree naturali e l’innovazione agricola.