Gli ultimi mesi hanno visto l’attuazione di un originalissimo progetto europeo informativo, formativo e divulgativo, finalizzato alla crescita della blue economy, alla conoscenza delle opportunità del mare, della pesca artigianale e dell’acquacoltura. Si tratta di Blue Academy for Professional of the Seafood Industry (BAPSI), ideato e redatto da Assoittica Italia e approvato dalla Commissione europea con il coinvolgimento di un partenariato europeo solido e qualificato.
Il progetto, finanziato nell’ambito dell’European Maritime Fisheries Fund, ha sviluppato e programmato una serie corsi su specifiche tematiche di interesse della filiera ittica, garantendo così un collegamento tra i rappresentanti del comparto industriale ittico e il mondo accademico e della ricerca, per rafforzare le competenze degli operatori. I corsi sono stati strutturati in modo da fornire nozioni e spunti di riflessione su diverse tematiche ed essere facilmente fruibili da parte degli operatori del settore, abbandonando il lessico accademico ed utilizzando il linguaggio pratico di chi opera tutti i giorni in azienda. Aspetto molto interessante, ha riguardato la formazione delle classi dei corsi che sono state strutturate mediante la partecipazione contemporanea di rappresentanti di aziende spagnole e portoghesi, grazie alla collaborazione con l’associazione CONXEMAR, in Spagna, e l’associazione ALIF in Portogallo.
Inoltre, l’innovativo progetto ha avuto la capacità di avvicinare anche le scuole al mondo del mare e della pesca a basso impatto ambientale, con la diffusione nelle scuole elementari e della primaria di tutta Italia di un cartone animato, intitolato “I delfini hanno bisogno di noi”. L’animazione, disponibile anche su YouTube, analizza le conseguenze dell’inquinamento nelle nostre acque dolci che arrivano al mare con un linguaggio comprensibile per i bambini. Allo stesso tempo tenta di insegnare i concetti dell’economia circolare e del recupero dei rifiuti in plastica, che spesso finiscono nei nostri mari e danneggiano la vita della fauna e della flora marina.
Gli insegnanti in primis hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, attivandosi per preparare i piccoli alunni agli incontri e realizzando con loro installazioni e cartelloni sul tema e disegni dopo gli incontri con gli esperti.
L’emergenza sanitaria, i dati sui consumi alimentari e la necessità di inseguire innovazione e sostenibilità stanno riscrivendo l’industria ittica nel Mediterraneo che sta vivendo una profonda trasformazione. Una metamorfosi, necessaria ed improrogabile, che mira a ridisegnare il settore attraverso l’innovazione e l’efficienza in modo da affrontare con successo, soprattutto presso le giovani generazioni, le tante sfide che l’attendono, prima fra tutte quella della sostenibilità. In una recente intervista, Raffaele Mancini, Senior Project Manager di BAPSI, ha indicato le potenzialità del progetto, dichiarando:
In ogni settore ci sono resistenze al cambiamento, resistenze che sono più forti quanto più forte è il cambiamento che si persegue. Devo dire che il settore ittico nel suo complesso è già un settore moderno, visto che per sua stessa natura necessita di efficienza ed innovazione per restare competitivo. Bisogna guardare alla formazione nel settore ittico non come ad uno spot o ad un singolo e specifico progetto, poiché BAPSI è limitato nel tempo, ma il concetto che sta dietro l’idea progettuale è una formula che ci auguriamo possa essere replicata molte volte in futuro, coinvolgendo anche i bambini e i ragazzi nella valorizzazione, tutela e conoscenza del mare e delle sue creature.
Oltre il cartone animato, gli esperti del progetto BAPSI hanno elaborato e diffuso, all’interno delle classi di numerose scuole italiane, un fumetto intitolato “Anna, Marco e l’isola che non c’è”, con al centro la tematica dei giovani e il trattamento sostenibile dei rifiuti a partire dagli scarti della filiera ittica e dalla necessità non più rinviabile di tutelare il mare e proteggere la fragile e importantissima biodiversità marina.