Agritettura 2.0: la prima community sull’agricoltura urbana di Napoli

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Agritettura 2.0 è un’associazione che si occupa di verde urbano, sostenibilità e benessere delle persone nella città di Napoli. Nato come gruppo informale nel 2012 da un’idea di Simona Panaro e Federica Russillo, architetti con alle spalle un bagaglio di esperienze associative nel campo della cooperazione internazionale e dello sviluppo locale, promuove la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale delle città, favorendo la formazione dei giovani, l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva, e le pari opportunità. Ne abbiamo parlato con Federica:

Perché questo nome?

Perché è l’unione di agricoltura urbana e architettura sostenibile, il tutto in chiave social e smart. Unire insieme insieme agricoltura, architettura e nuove tecnologie della comunicazione. L’espansione urbana degli ultimi cinquant’anni ha infatti provocato enormi trasformazioni nel rapporto tra città e campagna: molte area agricole sono state inglobate all’interno o ai margini delle città, e vanno preservate e ridate ai cittadini.

Che tipo di progetti realizzate?

Nel 2016 GardeNet, una rete di giardini condivisi in tre quartieri della città di Napoli, a partire dalle esperienze locali esistenti e dai bisogni espressi dai cittadini, attraverso l’attivazione di un Urban Living Lab e una rete tematica. Poi nel 2018 il GreeNEETwork, per la valorizzazione sostenibile del Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. Infine, da questo anno, e ancora in corso, il progetto “Sostenibilità degli orti nell’area metropolitana di Napoli“.

Parlateci di quest’ultimo progetto...

Abbiamo creato la prima community sull’agricoltura urbana nell’area di Napoli, per renderla pratica, smart, accessibile e condivisa. Abbiamo mappato e messo in rete tutti i giardini condivisi, gli orti urbani, le aziende agricole in cui si coltiva per scopi produttivi, amatoriali, didattici, terapeutici. Li abbiamo chiamati i “SuPerOrti”, luoghi dove l’agricoltura urbana genera benefici ambientali e sociali rilevanti per la collettività, e abbiamo creato due “Agrimaps”: la mappa dei SuperOrti locali, concentrata nell’area metropolitana di Napoli, e quella dei SuperOrti globali.

Sono molto facili da consultare: si possono visualizzare nel dettaglio e filtrarli secondo vari parametri (grandezza, gestione, ecc..). Queste mappe generano interesse ed entusiasmo, oltre a facilitare la costruzione di reti e collaborazioni. Chiediamo a tutti di collaborare e di segnalare un SuPerOrto, un progetto, un evento, raccontando una storia e proponendo casi studio. Inoltre, abbiamo realizzato un documentario

Di che cosa parla questo documentario?

URBANORURALE Orti in città” è stato prodotto da Agritettura 2.0 e Uncoso e finanziato dal MUR, nell’ambito di un progetto che promuove l’urban farming nell’area metropolitana di Napoli.  Io e Simona Panaro lo abbiamo ideato, per dare voce a chi negli anni ha fatto nascere, curato e coltivato orti urbani intorno alla città di Napoli. 

Nessuno si occupa solo del suo orticello, ma di costruire frammenti di bellezza in città. Da Scampia al rione Sanità, da Bacoli a Pozzuoli a Portici, questi orti sono frequentati da scolaresche, famiglie, giovani e anziani, da chi soffre dipendenze e da chi è alla ricerca di se stesso. L’orto soprattutto per chi vive in queste zone densamente popolate diventa curativo, rigenerante.

Come viene distribuito questo documentario?

Per una precisa scelta, quella di fare di ogni proiezione un’occasione di incontro fisico e scambio di conoscenze, il documentario non è presente su piattaforme online. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a info@agritettura.org.

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