La storica organizzazione Marevivo, in collaborazione con Zero Waste Italy, ha lanciato un’importante campagna divulgativa e di sensibilizzazione intitolata #BastaVaschette, per dire no agli imballaggi monouso in plastica per frutta e verdura. La campagna #BastaVaschette nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica e le giovani generazioni sulla problematica degli imballaggi in plastica, invitando i consumatori all’introduzione di abitudini di acquisto consapevoli che possano andare nella direzione di una vera e propria crescita dell’economia circolare. La produzione di video didattici, di approfondimenti stampa e reportage consentirà alla campagna di diffondersi nel panorama sociale nazionale. Inoltre, Marevivo sta intraprendendo e promuovendo anche attività di lobbying nei confronti dei rappresentanti istituzionali, mostrando e monitorando i dati allarmanti sul consumo non sostenibile e chiedendo alle autorità politiche una legge che vieti l’utilizzo di materiale plastico nel confezionamento alimentare monouso.
Marevivo sta facendo pressione per l’approvazione di una legge in Italia che vieti l’utilizzo di confezioni in plastica monouso per l’ortofrutta, settore in cui ogni anno, solo nel nostro Paese, vengono utilizzati oltre 1,2 miliardi di vaschette in plastica. In Francia, ad esempio, l’utilizzo di imballaggi in plastica è già vietato per una trentina di prodotti ortofrutticoli freschi, la cui confezione non superi il peso di 1,5 kg. Ogni cittadino europeo genera, infatti, quasi 180 kg di rifiuti di imballaggio l’anno, circa mezzo chilo al giorno, e scegliere di acquistare prodotti sfusi ridurrebbe dell’80% l’utilizzo della plastica per questa categoria di prodotti. D’altronde, già la creazione dell’imballo genera spesso gas foriero di effetto serra, metalli pesanti e particolati, nonché acque reflue contenenti contaminanti tossici. Basti pensare ad Amazon e all’eccessivo utilizzo di imballaggi ingombranti e materiali riempitivi, spesso per spedizioni di piccoli prodotti. Sono moltissime, infatti, le critiche mosse nei confronti del colosso americano e della sua poca attenzione all’ecosostenibilità. Attualmente, grazie al virtuosismo di numerose realtà istituzionali della nostra Penisola, spinte dalle organizzazioni ambientaliste e a tutela del mare, sono in continua crescita le ordinanze anti-plastica emesse da comuni, provincie e regioni che decidono di dire addio a questo materiale.
L’iniziativa di Marevivo è in linea con la proposta di regolamento della Commissione europea, che intende limitare il ricorso agli imballaggi in plastica monouso, promuovendone il riuso e il riciclo, e con l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2023 dell’etichettatura ambientale, che ha imposto l’obbligo di comunicare ai consumatori la destinazione finale di una confezione e i materiali di cui è composta. “Sicuramente è un segnale molto positivo che l’Unione Europea abbia proposto misure concrete per contrastare il problema ma, nonostante questo, gli obiettivi non sono abbastanza ambiziosi. Il volume degli imballaggi è in costante crescita e la riduzione deve essere il primo passo. Non c’è più tempo: non ci basta sapere che la plastica è stata trovata nei tessuti della placenta umana e nel sangue?”, ha recentemente dichiarato Raffaella Giugni, responsabile delle relazioni istituzionali di Marevivo.
La priorità economica sociale è quella di passare dalla insensatezza dell’usa e getta e dello spreco legato a un modello economico lineare, non più sostenibile, a un modello circolare, a partire dalla immissione sul mercato di imballaggi durevoli e riciclabili, per salvare la biodiversità marina ed evitare la diffusione di ulteriori micro-plastiche. Una sfida importantissima per il settore della logistica, dello stoccaggio e della distribuzione agroalimentare che può innescare numerosi aspetti positivi anche dal punto di vista occupazionale, con la formazione di nuove figure professionali che sappiano rivedere il settore agroalimentare in ottica sostenibile, tutelando il mare e la biodiversità.
Il tema degli imballaggi monouso e del packaging sarà anche centrale per l'edizione 2023 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, in programma dal 18 al 26 novembre. Scopri di più!
Ph. Marevivo