Creare connessioni per valorizzare il territorio, l’ambiente e il mare del Mediterraneo è una sfida innanzitutto culturale e formativa che dal sud Italia può trovare un nuovo vigore e una rinnovata programmazione alla cooperazione ambientale.
Si è svolta a Pollica, un comune del Cilento, la Feuromed Summer School. Quattro giorni di lavoro che, dal sei al nove luglio, hanno visto coinvolti giovani under 30 (studenti, ricercatori, manager delle imprese partner), guidati dall’ex ministro Patrizio Bianchi e da alcuni membri del Comitato Scientifico del Festival Euromediterraneo dell’Economia, diretto da Roberto Napoletano, direttore del Quotidiano del Sud/L’Altra Voce.
L’obiettivo della Feuromed Summer School è stimolare idee e progetti innovativi per il futuro del Mediterraneo in tema di sostenibilità, rispetto del mare e dell’ambiente e diplomazia ma soprattutto fare emergere proprio dai giovani coinvolti temi di rilancio comune delle politiche ambientali e sostenibile del Mediterraneo. Tra queste, lo sviluppo di nuove opportunità legate alla green economy, alla blue economy, alla cooperazione in tema di sostenibilità dei processi produttivi legati al food e al clima, all’importanza di affrontare con ricerche, analisi, monitoraggio e approfondimenti le potenzialità ambientali e di comunicazione.
La Summer School si è svolta presso il Paideia Campus del Future Food Institute a Pollica, comunità emblematica riconosciuta dall’Unesco. Il campus cilentano è divenuto un incubatore e laboratorio per la crescita sostenibile nel Mediterraneo, sperimentando la rigenerazione ecologica integrale. Il Future Food Institute, presieduto da Sara Roversi, ha guidato, con l’attiva partecipazione del Sindaco Stefano Pisani, gli studenti delle Università italiane nei dibattiti e nelle attività focalizzate alla formulazione di proposte e idee utili alla crescita sostenibile e alla valorizzazione del Mediterraneo e del suo territorio.
Una scuola che attraverso le buone pratiche, la tutela del territorio e dell’ambiente mediterraneo, le storie di una comunità intimamente legata al suo territorio, concepisce nuove idee di diplomazia economica, sostenibile e alimentare. Con questa formazione si intende formare una comunità di attivisti tecnologici e ambientali, prospera e consapevole, in grado di usare la diplomazia come leva di sviluppo sostenibile del Mediterraneo a partire dalle risorse naturali, dai diritti umani e dal prototipo di modello mediterraneo ecologico che si sta sperimentando, con successo, a Pollica.
Un modello formativo ed esperienziale che sta già consentendo di intraprendere un percorso di sviluppo ecologico integrale delle nuove generazioni, valorizzando il patrimonio ambientale del Cilento, e costruendo un laboratorio permanente che connette i giovani agli esperti, alle imprese, alle istituzioni.
In questo senso, la crescita di una nuova visione economica sostenibile è tra le tematiche chiave emerse durante il festival, rilanciate anche attraverso compagne social, che tenta di elaborare una nuova piattaforma ecologica e digitale per trasformare l’ispirazione in azione, con risposte sostenibili e con la divulgazione ambientale di modelli virtuosi.