Milena Prestia è una artista, pittrice e attivista per l’ambiente. Vive a Firenze, ma dalle sue radici siracusane nasce la sua grande passione per il mare che si riflette in ogni quadro, come un ritorno alle origini. Dal 18 al 30 agosto potete visitare la sua mostra a Spoleto, la città dove ha trascorso parte della sua vita.
Cosa rappresenti nei tuoi quadri?
Il mare e il cielo e tutta la vita marina, gabbiani e sirene, flora e fauna marina, che sia reale o immaginaria. Il mare per me è la libertà dalla violenza e dalla prevaricazione. Rappresento immagini oniriche, che rappresentano il mio spirito e lo spirito della natura, dipingo spazi immensi ed astratti come senso di evasione. In tutte le mie opere traspare un mondo strettamente collegato alla natura, ricco di misteri e miti, legato ai ricordi di infanzia del mare siciliano, i colori brillanti, la luce immensa, i fondale splendidi, la variegata e multicolore flora mediterranea. È un mondo che stupisce, da contemplare con meraviglia e rispetto che rinnova in noi la domanda di quale sia il nostro ruolo di esseri viventi: predatori e distruttori di bellezza o coloro che ne hanno cura?
Secondo la tua esperienza, l’arte può essere uno strumento utile per denunciare l’inquinamento e sensibilizzare al rispetto dell’ambiente?
Certamente. Ho dedicato tante mostre al mare, denunciando lo stato in cui versa a causa dei rifiuti e delle reti assassine, del petrolio e degli sversamenti abusivi: a Firenze e a Siracusa i quadri erano attorniate da sabbia e rifiuti veri raccolti sulle spiagge, nonché da foto della devastazione, delle isole di plastica, delle trivelle. A Siracusa, in particolare, città dove sono nata e dove torno spesso, il mare è stato gravemente contaminato dagli scarichi del petrolchimico, un disastro ambientale e un massacro di bellezza. In una mia opera rappresento una sirenetta che si libera dalle reti – per me è il simbolo della natura che vince sulla volontà umana di predazione, della bellezza che risorge.
Che tecnica usi per dipingere i tuoi quadri?
Adopero principalmente colori a olio e spesso stendo uno strato di sabbia sulla tela prima di dipingere, dà una consistenza che ricorda bene il mare, con profili mai nitidi, ma uso anche tempere, pastelli e acquerelli.
Come diffondi la tua attività?
Tramite social, passaparola e organizzando esposizioni. Le mostre sono il mio metodo preferito per diffondere e raccontare la mia pittura. In genere espongo in spazi pubblici, chiedendo il patrocinio agli enti che mi ospitano.
Oltre a dipingere sei anche attivista?
Sì, lotto da anni per tematiche sociali e ambientali, contro gli inceneritori, contro l’ampliamento dell’aeroporto e altre grandi opere che devastano la mia città. Ho partecipato ai presidi contro l’aeroporto, dove ho messo a disposizione le mie competenze artistiche per le lotte ambientali.
L’arte, ci insegna Milena Prestia, si coniuga perfettamente con le lotte ambientali, perché va oltre la razionalità, le spiegazioni, coglie le emozioni, i ricordi, i bisogni profondi di tutti noi e commuove e muove all’azione.