Dal 1995, Mercatino rappresenta una delle aziende italiane più strettamente legate al tema della sostenibilità e dell’economia circolare. Fin dalla fondazione, infatti, l’impegno per il riuso è il suo marchio distintivo, ben prima che il second hand diventasse un fenomeno popolare come è oggi. Anche quest’anno, Mercatino ha scelto di essere al fianco della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, e grazie alle parole di Cinzia Passalacqua, Responsabile dei Progetti di Sostenibilità, scopriamo insieme perché!
Mercatino è noto per promuovere il riutilizzo e dare una seconda vita agli oggetti. Com’è nata quest’idea e quali sono i vostri valori fondanti?
Mercatino è una rete in franchising impegnata nel settore del riuso secondo il modello dell’economia circolare ed è leader europeo dell’usato in conto terzi dal 1995, oggi conta circa 200 punti vendita distribuiti sull’intero territorio nazionale con oltre 10 milioni di clienti. Il riuso è una pratica sociale che allunga il ciclo di vita degli oggetti, preservando l’ambiente e creando valore per tutti. In tutti questi anni Mercatino ha puntato a valorizzare e diffondere i benefici di questa buona pratica intesa sia come vendita che acquisto green, sviluppando un sistema di mercato per i prodotti di seconda vita, diffondendo conoscenze ed informazioni in tema di prevenzione e riuso, attivando progetti di sostenibilità con le scuole per la diminuzione dello spreco.
Come incoraggiate un consumo più consapevole e sostenibile tra i vostri clienti, e in che modo la vostra filosofia si allinea con i valori e gli obiettivi della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti?
I comportamenti d’acquisto sono molto cambiati negli ultimi decenni: cresce la cultura del riuso in Italia e la consapevolezza del valore ambientale. Dal 2020 il 70% della popolazione si rivolge al settore dell’usato, comprando o vendendo oggetti usati, più di 2 volte l’anno. La categoria dove si registrano maggiori vendite è quella dell’abbigliamento, segue l’oggettistica e l’arredamento.
I clienti sono più consapevoli, ma allo stesso tempo più esigenti: hanno la necessità di acquistare subito, velocemente e al miglior prezzo possibile e hanno tanti strumenti a disposizione per farlo. Il riuso consente di preservare il valore dei prodotti non solo dal punto di vista materiale, ma anche energetico e del lavoro, configurandosi la scelta più sostenibile da un punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale. In questo contesto si inserisce la sperimentazione scientifica Life Cycle Assessment (LCA) che Mercatino ha commissionato ad Ecoinnovazione srl, spin-off ENEA. Lo studio realizzato permette di quantificare l’impronta ambientale associata al riutilizzo di ogni bene e rendicontarla ai clienti, questa è consapevolezza reale.
Crediamo fortemente e condividiamo i valori e gli obiettivi della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, e i dati dimostrano come le azioni messe in atto da ogni attore della società, a partire proprio dai singoli cittadini, contribuiscano sensibilmente a ridurre gli sprechi. Ciò permette di prevenire i rifiuti ed essere motore del cambiamento dei comportamenti, al punto da invertire la rotta, e contribuire a costruire un futuro più sostenibile.
Quali sono iniziative o collaborazioni specifiche che avete messo in campo per sensibilizzare i vostri clienti sul tema della riduzione dei rifiuti, anche in occasione della SERR?
Mercatino come ogni anno ha coinvolto la rete di negozi in franchising, proponendo azioni di riuso sostenibile del packaging e di uso alternativo di oggetti comuni (borse, carrello della spesa, scatole porta oggetti, ceste in vimini) per il trasporto degli oggetti acquistati e/o portati in vendita nei nostri negozi. I clienti sono stati informati sul riutilizzo degli imballaggi per portare i propri articoli in vendita e su come poter trasportare a casa i propri acquisti. Le azioni sono state promosse sia attraverso i social e nei punti vendita mediante opportune comunicazioni mirate.
Guardando al futuro, come vedete il ruolo di Mercatino e di iniziative come la SERR nel plasmare un’economia più circolare e sostenibile in Italia? Quali sono le sfide e le opportunità che prevedete?
Guardando al futuro, puntiamo a far nascere nelle nuove generazioni la consapevolezza di poter essere promotori del cambiamento, grazie alla messa in campo di comportamenti sostenibili, e per questo sosteniamo da tempo che il nostro compito è la sensibilizzazione a partire dalle aule scolastiche, dove nascono i cittadini di domani. Proprio per questo, grazie ad una esperienza sul campo di quasi trent’anni e al supporto della sperimentazione scientifica, siamo entrati a far parte del piano Rigenerazione Scuola del Ministero dell’Istruzione attuativo degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, pensato per accompagnare le scuole nella transazione ecologica e culturale e nell’attuazione dei percorsi di educazione allo sviluppo sostenibile previsti dall’insegnamento dell’educazione civica.
Il nostro obiettivo principale è diffondere la cultura del riuso nelle nuove generazioni attraverso un percorso di esplorazione emotiva e culturale, che porti i giovani ad acquisire consapevolezza rispetto al tema della sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente in cui vive. Questo percorso prevede sia momenti di formazione accademica che visite guidate degli alunni nei nostri Mercatini, proprio per dare maggiore concretezza all’esperienza teorico-pratica.