Dai primi scioperi dei Fridays for Future in poi, la Generazione Z è sempre stata indicata come la più attenta alle questioni climatiche (anche se non è sempre così).
Proprio i giovani sono gli interlocutori di Ecosum, start up innovativa nata a Firenze che lavora al loro fianco. Abbiamo fatto alcune domande a Leonardo, uno dei soci fondatori, per conoscere meglio l’impegno di Ecosum a favore di un consumo più consapevole.
Ciao Leonardo. Ecosum si occupa di merchandising sostenibile, come è nato questo progetto? Qual è il messaggio di fondo?
Ecosum è un progetto nato nel 2020, in pieno periodo pandemico, assieme a Matteo, l’altro socio fondatore. Prima lavoravamo nel mondo degli eventi, un settore che però a causa della pandemia si è fermato, e così abbiamo sfruttato l’occasione per reinventarci. Nasce quindi Ecosum, un progetto che realizza capi di abbigliamento e oggettistica con certificazione ambientale su misura per gli studenti.
Volevamo dare loro la possibilità di crearsi un capo identificativo che unisse le classi in un momento di separazione come è stato il Covid-19, ma in chiave sostenibile.
Nessuno fino a quel momento aveva posto attenzione su come gadget e capi fossero realizzati, e da lì siamo partiti. Da allora il progetto è evoluto, perché dopo gli istituti superiori di secondo grado ci siamo aperti anche al mondo universitario e alle aziende, alle associazioni e alle fondazioni, mantenendo però le stesse attenzioni e gli stessi valori.
La comunicazione gioca sempre un ruolo fondamentale, anche per una realtà come la vostra. Come siete riusciti a raggiungere gli studenti?
All’inizio della nostra esperienza ci siamo fatti conoscere principalmente tramite il passaparola e le conoscenze dirette, prima a Firenze e in Toscana. Il passaggio successivo e la diffusione in tutta Italia è giunta grazie ai social, che sono tuttora il nostro canale privilegiato. Principalmente ci muoviamo su Instagram, ma a breve incrementeremo anche gli altri canali per farci conoscere e raccontare le nostre collaborazioni.
Oltre alla comunicazione, fate anche sensibilizzazione sulle tematiche ambientali nelle scuole durante le assemblee di istituto. Raccontaci meglio.
Dall’anno scorso, tramite Ecosum, è nata un’associazione di giovani e studenti che si chiama Giovani Wannabe. Sono persone che abbiamo incontrato lungo il nostro percorso e si occupano ora di molti progetti diversi.
Tra questi, uno mira a creare informazione dentro le scuole superiori, ma non solo sulla sostenibilità. I temi infatti vengono scelti insieme agli studenti stessi, seguendo quelli che sono i loro interessi, e sono i membri dell’associazione ad andare fisicamente nelle scuole, approcciando il tema scelto in maniera più fresca ed efficace rispetto a un’assemblea tradizionale.
Siete cresciuti molto e molto in fretta. Quali progetti avete in serbo per il prossimo futuro?
Da poco abbiamo lanciato l’ultima novità per le scuole, ovvero la possibilità di realizzare annuari scolastici certificati. Sono un supporto potente perché raccoglie i ricordi e le memorie degli studenti, ma nessuno si preoccupa di come questi vengono creati. Nei prossimi mesi poi lanceremo una novità che riguarda le imprese, nello specifico il settore vitivinicolo, ma per ora non posso dirvi di più. Seguiteci per scoprirlo!
Una realtà di successo nata da giovani per i giovani a cui intende dar voce. Un progetto in cui la Gen Z è protagonista, dalla personalizzazione del merchandising all’approfondimento dei temi che più le stanno a cuore. Un esempio concreto di come la comunicazione possa diventare un dialogo proficuo.
Vuoi conoscere meglio Ecosum? Invia loro una mail a info@ecosum.it oppure scrivi in DM su Instagram.