Il surriscaldamento globale e i cambiamenti climatici che sempre più impattano la nostra quotidianità rischiano di farci sentire inermi.
Intorno alle strategie di mitigazione e adattamento infatti il tema del potere è cruciale: chi può agire per migliorare la situazione e a quale costo? Quale ruolo possono giocare i cittadini e le cittadine nel percorso verso un futuro sostenibile e equo?
Spesso sembra che la possibilità di cambiare la realtà sia in mano ad altri, ma l’esempio di “Sick of Plastic” apre uno spiraglio di speranza.
La campagna nasce in Irlanda nel 2017 dallo sforzo congiunto di Friends of the Earth e Voice, con il supporto di Climate Love Ireland, movimenti e associazioni che fondano sulla partecipazione collettiva la loro azione.
Il cammino di questa iniziativa è stato infatti fortemente radicato nella dimensione comunitaria, abbracciato dalle persone per lanciare un messaggio chiaro: “siamo stufi di tutta questa plastica”.
L’Irlanda è infatti il primo Paese in Europa per produzione e utilizzo di plastica monouso, circa 71kg a testa nel 2021 a fronte di una media europea di 36kg, e nei supermercati è facile potersi imbattere in frutta integra ma confezionata con imballaggi a dir poco superflui.
Una condizione sistematica e talmente diffusa che ha esasperato cittadini e cittadine, scesi in strada per manifestare chiedendo un intervento da parte del Governo. Ma la loro mobilitazione non si è fermata qui.
Una vasta e capillare azione di informazione e sensibilizzazione ha permesso di raccogliere oltre 30.000 firme per chiedere provvedimenti contro l’uso (e soprattutto l’abuso) di plastica. La campagna è proseguita senza sosta negli anni, tra sit-in, sondaggi e azioni in collaborazione con la grande distribuzione, contribuendo a un risultato storico raggiunto nei primi mesi di quest’anno.
A partire da febbraio 2024, infatti, è entrato in vigore in tutta l’Irlanda il Deposit Return Scheme, un provvedimento che dà la possibilità di riconsegnare bottiglie di plastica e lattine di alluminio vuote direttamente nei punti vendita di tutto il paese in cambio della riconsegna di un deposito.
Un risultato importante per accelerare il raggiungimento degli obiettivi posti dalle direttive UE in ottica di economia circolare, realizzato a partire dall’impegno di cittadini e cittadine.