“Tu non puoi passare!”
Dall’epica frase di Gandalf, nel Signore degli Anelli, al “Tu non puoi Passante!”, il motto dei movimenti ambientalisti di Bologna, che da anni si battono contro il Passante di Mezzo, riprendendo nelle loro azioni la narrativa del celebre romanzo di Tolkien.
Un video dal titolo “Il Signore degli Asinelli, le Due Torri e il Passante di Mezzo“, nato dall’intelligenza collettiva della galassia No Passante, circola da mesi sul web.
Melissa, attivista di Extinction Rebellion, ci racconta il perché e i metodi di questa lotta.
In primo luogo cosa prevede il progetto e quale sarà l’impatto ambientale?
Il progetto prevede l’allargamento dell’attuale tracciato di autostrada e tangenziale che va da San Lazzaro a Borgo Panigale e attraversa Bologna a pochi chilometri dal centro storico, dalle attuali 12 corsie a 18 corsie nel tratto centrale, e a 16 corsie nella parte restante, asfaltando ulteriori 25 ettari di terreno.
Accanto a questa infrastruttura sono presenti case e scuole. Con l’allargamento del passante, aumenteranno i veicoli in transito e quindi l’inquinamento e le emissioni di CO2.
L’Assemblea cittadina aveva chiesto una Valutazione di impatto sanitario preventiva, ma questa richiesta non è stata accettata dal Comune. L’ampliamento del Passante inoltre sbloccherà l’allargamento delle autostrade che convergono su Bologna in un consumo di suolo a catena. Noi chiediamo che questo progetto si fermi. L’alternativa esiste ed è la mobilità sostenibile e pubblica.
Qual è il metodo di XR e perché avete deciso di usare la narrativa del Signore degli Anelli?
Il metodo di lotta XR si basa sulla disobbedienza civile nonviolenta, con un’impronta artistica, molto legata all’ironia al sarcasmo.
Vogliamo portare le persone alla riflessione e alla consapevolezza attraverso metodi non convenzionali, puntando sulle emozioni, usiamo spesso travestimenti, scenografie, o rimandi a storie fantasy ed epiche. La narrativa alla base del Signore degli Anelli evoca l’idea di convergenza e resistenza contro le forze del male che cercano di insidiare la vita delle persone e la natura.
Dal murales di Blu all’ Xm24 (#OccupyMordor) fino ai grandi cortei di Convergenza, passando per meme e video, l’immaginario della Terra di Mezzo si è da tempo unito alle lotte cittadine andando a costituire un efficace strumento comunicativo e mediatico.
Puoi raccontarci le azioni XR ispirate al Signore degli Anelli?
Il 6 marzo 2024 all’alba abbiamo appeso tre striscioni sopra a tre cavalcavia della Tangenziale di Bologna con scritto: “I fuochi sono accesi”, “La Terra chiede aiuto” e “Bologna risponderà”. I fuochi accesi sono quelli di Gondor, la terra assediata dalle forze del male: “Gondor chiede aiuto” e “Rohan risponderà” sono le celebri frasi del Signore degli Anelli.
Il simbolo è evidente, vogliamo richiamare la convergenza di tutte le lotte ambientaliste, da quella che avviene nel parco Don Bosco a tutte le altre.
Dopo le alluvioni che lo scorso anno si sono abbattute sulla regione, è evidente come la cementificazione sfrenata può solo aggravare gli effetti della crisi climatica.
La seconda azione?
Lo scorso 27 maggio siamo entrate nel cantiere del Passante di Bologna, all’alba, travestite da Ent – gli alberi del Signore degli Anelli, i custodi della foresta che si ribellano al disboscamento voluto da Saruman – abbiamo simbolicamente attaccato il territorio di Isengard (il cantiere), per rallentare i lavori e denunciare il greenwashing.
“Siamo la natura che dissENTe” era lo striscione visibile a chi passava dalla tangenziale.
Perché denunciate il greenwashing?
Le istituzioni parlano di “Passante di nuova generazione”, di un’opera “verde”, addirittura “simbolo della transizione ecologica”, poiché si prevedono piani di rimboschimento e mitigazione ambientale. Questi non possono però compensare il consumo di suolo, l’abbattimento di migliaia di alberi grandi, l’aumento del traffico e dell’inquinamento che ne consegue.
Attualmente siamo solo al lotto zero e già vediamo la devastazione creata, con alberi abbattuti e parchi chiusi, recintati.
Con l’approvazione finale del progetto esecutivo, che il Ministero delle Infrastrutture ha annunciato a breve, inizierà il primo lotto con tutti gli espropri e ulteriore consumo di suolo.
Noi però non ci arrendiamo. Questa non sarà l’ultima marcia degli Ent.