A Palazzo Bocconi, sede degli uffici di W Executive, si è tenuto lunedì 22 luglio l’appuntamento Ecodigital: strategie per il futuro. Attivisti, startup, istituzioni e imprese per una transizione equa e sostenibile.
Composta da imprenditori, startupper, attivisti e cittadini, la rete Ecodigital si propone di essere per loro un punto di incontro, grazie alla promozione di progetti incentrati sulla sostenibilità ambientale e basati sui principi di giustizia sociale e climatica.
Gli obiettivi del convegno riguardano la diffusione della cultura ecologica e digitale a livello sociale. Si vogliono così sostenere imprese e istituzioni verso l’innovazione sostenibile, educando i cittadini a una responsabilità diffusa nei confronti delle tematiche ecologiche.
Presieduto da Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della rete Ecodigital e presidente della Fondazione Univerde, l’evento ha dato voce alla transizione energetica e le comunità energetiche, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in campo medico, la riforestazione e molto altro.
Dobbiamo innanzitutto contaminare il resto della società: le aziende vivono in bolle singole. Abbiamo molte risorse, la UE ha investito molto, ma a livello sociale c’è poco interesse per la transizione ecologica e digitale. Stiamo vivendo il cambiamento climatico soft per ora, quello che vedremo tra il 2050 e il 2080 sarà catastrofico. Il tema della transizione digitale riguarda l’innovazione ed è molto importante diventare coscienti come cittadinanza attiva e come soggetti politici. È necessario pretendere dunque delle scelte dalle istituzioni.
Il discorso del presidente di Fondazione Univerde ha introdotto il Convegno di Ecodigital, a cui hanno partecipato imprenditori, startuppers ed esponenti delle istituzioni:
- Ottavio Maria Campigli, fondatore di W Executive, W Advisory e WeHunt;
- Marco Armoni, Associate Professor Cybersecurity Innovation & Cloud alla New York University e Presidente del Comitato Scientifico ENTD;
- Tiziana Mossa, Consigliera della Circoscrizione1 del Comune di Torino;
- Chiara Castelli, co-fondatrice di Moonstone Venture Capital;
- Andrea Bellini, fondatore di Alphabeta;
- Matteo Milione, CEO di Youthquake;
- Federico Mazzotta, Incubation Manager startup Geeks;
- Matteo Arnaboldi, AI Advisor di Morpheus;
- Valentina Vecchia, co-fondatrice di Idra Water;
- Stefano Colazzo, CEO Rad food;
- Federico Passarino, co-fondatore Enerwu;
- Angelica Pianegonda, ceo Ruma;
- Fabio Era, co-fondatore di Point-Out.
Tanti gli spunti di riflessione offerti da ciascun business case o analisi, a cominciare dall’AI e dall’utilizzo in campo medico, permettendo per esempio di ridurre – e possibilmente eliminare – la vivisezione e gli esperimenti su esseri viventi.
Si è parlato poi di sviluppo e promozione di contenitori plastic-free, riciclabili ed economici per la fruizione di acqua, promosso da Idra Water.
Ruma (Rural Urban Metabolism Agency) punta poi alla sostenibilità ecologica e sociale tramite l’inserimento di tecnologie avanzate al servizio di programmi riforestazione, salvaguardia e rigenerazione ambientale.
Rad Food, è invece una startup che si propone la sostituzione di alimenti provenienti dal settore ittico con prodotti plant-based.
Tutto questo a conferma che la piccola imprenditoria, le startup e il campo della ricerca scientifica vogliono tessere relazioni nel campo della sostenibilità ambientale.
In tale scenario, come specificato dall’onorevole Pecoraro Scanio e da alcuni interventi come quello di Federico Mazzotta – manager di Startup Geeks – le istituzioni devono compiere un passo deciso verso la promozione della transizione ecologica e digitale, il supporto alle PMI e alle startup che procedono verso l’innovazione e la sostenibilità.