Venerdì 20 settembre in occasione del Cuneo Bike Festival, nel cuore della città, Fondazione CRC insieme all’istituto di ricerca e consulenza sociale Decisio srl hanno presentato l’ultimo rapporto sulla mobilità sostenibile.
I Quaderni di Fondazione CRC non si pongono solo come una fotografica dell’esistente, ma sono il risultato di una ricerca socio economica per porre soluzioni che possano influenzare positivamente le future decisioni politiche.
L’evento svoltosi venerdì pomeriggio ha visto alternarsi sul palco, dopo i saluti iniziali di Mauro Gola, presidente di Fondazione CRC e Patrizia Manassero, Sindaca della Città di Cuneo, importanti attori che hanno partecipato allo studio sulla mobilità del territorio del cuneese.
Con la moderazione della giornalista Elisa Gallo, ha aperto i dialoghi il team di Decisio srl, presentando il contenuto stesso del Quaderno 47 “Direzione futuro. Soluzioni territoriali di mobilità sostenibile“.
Il testo si pone in maniera duplice: una prima parte analitica per mostrare un quadro di riferimento corredato dai dati raccolti, e una seconda parte propositiva, per esplicare le strategie da mettere in atto, prendendo coscienza di quanto esposto.
Modificare i caratteri della mobilità di un territorio è sicuramente un processo che richiede tempo, proprio come il titolo ci suggerisce con il termine direzione futuro.
Il capitolo 1 si pone l’obiettivo di definire il concetto stesso di mobilità sostenibile, legato ad un carattere prettamente territoriale, necessariamente dopo un quadro a livello europeo.
Nel capitolo 2 analizzano i dati quantitativi per chiarire la domanda di mobilità: quanto, come, perché, dove ci si sposta?
Un punto chiave per poi parlare dell’offerta di mobilità disponibile sul territorio, con un approfondimento circa la situazione ambientale e la sicurezza stradale.
Nel capitolo 3 si passa all’analisi di tipo qualitativo, che può svilupparsi sulla base delle analisi precedenti, per approfondire gli aspetti legati alla partecipazione e al coinvolgimento. Uno sguardo lucido che pone attenzione alle variabili culturali, alle abitudini e ai comportamenti sociali e le sfide del governo.
Il capitolo 4 presenta infine le sfide per la mobilità del futuro e le strategie necessarie da applicare.
La parola passa poi ai mobility manager, figure che si occupano di progettare un tipo di mobilità favorevole e sostenibile per ogni fruitore. Hanno così potuto fare luce su quanto per un’azienda o ente sia complesso approcciarsi alla sostenibilità prima ancora che al profitto o all’efficienza stessa di un servizio.
Nonostante ciò, è inevitabile come guardare alla mobilità sostenibile diventerà una prerogativa per il benessere sociale e ambientale. Hanno discusso a riguardo Massimiliano Galli, Dirigente del settore Urbanistica e Mobility Manager del Comune di Cuneo, Manuela Ambrogio, dell’azienda Bottero SpA e Roberto Conte, dell’istituto scolastico Vallauri di Fossano.
L’ultimo talk ci porta infine verso una visione internazionale con esempi che arrivano dall’Europa grazie all’intervento di Ruben Loendersloot fondatore dell’azienda omonima dei Paesi Bassi, insieme a Alessio Grimaldi di Decisio srl e Rocco Ballacchino, Direttore di Zona Ovest Torino srl.
Dal pomeriggio emerge dunque la necessità di trovare una corretta modalità comunicativa per applicare in campo i cambiamenti, aspetto da ritenersi ancor più complesso rispetto alla strutturazione di un progetto in sè.
E’ opportuno inoltre ridare un’identità a quelli che comunemente possiamo considerare dei non-luoghi privi di multidimensionalità, come infrastrutture per la viabilità a dispetto dei parchi pubblici ad esempio.
Il punto di arrivo e di proseguimento è proprio questo: sappiamo immaginare spazi diversi quanto li progettiamo?
Un cambio di prospettiva potrà sicuramente aiutarci nell’applicazione di quanto appurato fino qui.