Apus &Co Tracker è un progetto nato per censire e mappare le colonie di Rondoni, Rondini e Balestrucci, specie importanti e benefiche che vivono in città, la cui presenza è sempre più a rischio.
Un progetto di Citizen Science che coinvolge direttamente i cittadini per la ricerca scientifica e la tutela della biodiversità urbana. Ne parliamo con Giuliana Pulvirenti, naturalista catanese, ideatrice del progetto.
Quando e perché è nato questo progetto?
Ho ideato il progetto nel 2021, nell’ambito del corso di laurea in Scienze della Natura dell’Università degli studi di Palermo, per perfezionare la mia formazione. Volevo anche stimolare il Comune di Catania, dove vivo, e altre città siciliane a varare provvedimenti che tutelassero concretamente l’avifauna urbana e in generale tutta la biodiversità che vive in città.
Rondoni, Rondini e Balestrucci sono uccelli migratori che giungono in Italia in primavera-estate per riprodursi, sfruttando buchi, cavità e superfici di edifici antichi e moderni e in quanto insettivori svolgono un importantissimo ruolo ecologico agendo come dei veri e propri “insetticidi naturali”.
Sono però sempre più minacciati dall’uso di pesticidi, dall’inquinamento, dalla chiusura o dalla distruzione dei siti di nidificazione durante le ristrutturazioni. Molti giovani rondoni cadono in massa prematuramente dai nidi durante le prolungate ondate di calore, che in Sicilia possono raggiungere anche i 48°.
Inoltre c’è una grave carenza di centri di recupero per la fauna selvatica nell’isola, unita a una diffusa disinformazione e grave negligenza da parte delle istituzioni competenti.
Il progetto Apus &Co Tracker vuole affrontare il problema agendo sul fronte della divulgazione e della sensibilizzazione ambientale, su quello del recupero e della conservazione tramite la raccolta dei dati e la diffusione di “buone pratiche” per promuovere una felice convivenza persone e animali selvatici.
Come funziona in pratica?
Si tratta di una Web App che si può aggiungere alla home dello smartphone e accedere da lì al sito ogni volta che si vuole. Quindi, raggiungendo il sito, basta cliccare su “segnalazione” per partecipare alla raccolta dei dati inserendo le proprie osservazioni e il luogo.
Ci sono anche sezioni informative per imparare a riconoscere le specie oggetto del monitoraggio, nonché le indicazioni sui comportamenti da adottare quando si ritrova un rondone a terra, con una lista dei centri di recupero più vicini, o dei gruppi di volontari a cui rivolgersi.
Cosa possono fare i comuni?
Acireale (CT) ad esempio ha approvato un Regolamento edilizio e un Regolamento comunale a tutela della biodiversità in difesa di rondoni, rondini e balestrucci, che vieta di distruggere i nidi o chiudere i siti di nidificazione, durante la ristrutturazione degli edifici, anche al di fuori del periodo riproduttivo.
Anche la grafica è agevole, veloce, accattivante, l’hai curata tu?
Sì. Il progetto è interamente autofinanziato per cui ho sfruttato le mie competenze da disegnatrice e illustratrice naturalistica e i miei studi nel campo delle scienze cognitive per curare la parte grafico-artistica e UI (user-interface).
Ci rivolgiamo alla popolazione generale e ai più giovani con uno strumento facile da usare e immediatamente accessibile.
Ad oggi quante persone hanno partecipato e da dove?
Il progetto è nato in Sicilia, ma grazie all’interessamento di varie realtà come Monumenti Vivi Lombardia e Selvatica Milano, il suo raggio d’azione si è progressivamente esteso in altre zone d’Italia e il livello di partecipazione è cresciuto nel corso degli anni (nel 2021 abbiamo registrato 223 segnalazioni, 504 nel 2022 e 906 nel 2023, i dati 2024 sono in fase di elaborazione).
Abbiamo cercato di divulgare il più possibile l’iniziativa tramite i canali social, coinvolgendo le scuole in seminari, con attività educative e didattico-laboratoriali, tramite giornate di divulgazione ambientale e birdwatching urbano. Abbiamo inoltre partecipato a convegni scientifici, come la 7° Conferenza Internazionale sui Rondoni tenutasi lo scorso maggio a Trieste.
Un altro esempio è la realizzazione di un murales a tema rondoni, sponsorizzato dal Comune di Acireale, presso il liceo Regina Elena di Acireale. Per la realizzazione abbiamo coinvolto i ragazzi delle classi nelle varie fasi del lavoro, accompagnandoli alla scoperta del meraviglioso mondo della biodiversità urbana [NdR immagine di copertina].