L’Italia è leader in Europa nel riciclo, con una media di oltre l’85% di rifiuti correttamente differenziati e avviati a nuova vita: un obiettivo che l’Unione Europea ha indicato per il 2030 a tutti gli stati membri, al momento fermi ad una media del 40%, dove invece l’Italia primeggia da alcuni anni.
Anche l’indice di circolarità è degno di nota: sempre in Italia si utilizzano oltre il 20% di materie prime seconde, derivate dunque dal processo di riciclo, contro una media dell’11% per gli altri stati europei.
I dati sono stati presentati nel documento “Il Riciclo in Italia 2024”, realizzato e promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, CONAI con i Consorzi di Filiera e Pianeta2030 del Corriere della Sera.
I buoni risultati che il nostro Paese ha ottenuto si confermano dunque anche per questo ultimo anno: una stabilità che genera orgoglio, ma anche motivazione nel tendere verso migliori risultati.
Per incentivare un ulteriore passo avanti, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica (COMIECO) propone per il 2025 un cambio di prospettiva nel ciclo di vita degli imballaggi compositi a base cellulosica.
La fase di produzione di un prodotto può essere infatti cruciale nel definire le sorti dello stesso al termine del suo utilizzo: quanto più un packaging è progettato nell’ottica di massimizzare il suo riciclo, minore sarà lo scarto in fase di recupero delle materie prime, avviate ad un nuovo secondo uso.
Per questo motivo, con il rinnovamento del Contributo Ambientale CONAI (CAC), previsto a luglio 2025 per gli imballaggi in legno, plastica e vetro e per i compositi a base carta, COMIECO ha proposto al Consorzio Nazionale Imballaggi di proseguire e ampliare il progetto di “diversificazione contributiva”. Le attuali sei fasce di contribuzione diventeranno otto, per otto categorie diverse di imballaggi compositi.
Saranno dunque minori i costi per chi immetterà sul mercato packaging in carta e cartone, composti da plastica e alluminio con funzione di protezione e barriera, più semplici da riciclare e certificati riciclabili con il metodo Aticelca® 501, che promuove principi di eco-design e di economia circolare.
Grazie ad un CAC diversificato, produttori e utilizzatori saranno così incentivati a scegliere imballaggi compositi certificati e sempre più facilmente differenziabili e riciclabili, per garantire sostenibilità e circolarità durante l’intera filiera e raggiungere percentuali sempre più virtuose nello scenario europeo.