Europrogettazione per l’economia circolare nell’industria tessile

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Attualmente, nell’Unione Europea, la produzione e il consumo di prodotti tessili hanno il più alto impatto sull’ambiente e sui cambiamenti climatici dopo l’alimentazione, gli alloggi e i trasporti.

Questi impatti includono l’uso eccessivo di risorse naturali e di sostanze chimiche, il rilascio di inquinanti come gas a effetto serra.

Riuscire, attraverso la progettazione europea, a favorire e promuovere nuovi modelli circolari per la filiera del tessile si rivela dunque una priorità per le istituzioni dell’UE.

Queste hanno infatti l'obiettivo di disegnare una progettazione ecocompatibile, una prevenzione dei rifiuti e dell’inquinamento, innovativi materiali sicuri e a base biologica, nuovi flussi circolari di materiali e catene di approvvigionamento responsabili. 

Tali progetti si rivelano utili nel sensibilizzare sui vantaggi ambientali, sociali, economici e relativi alla salute, derivanti dalla trasformazione del settore tessile e sulle opportunità che la moda sostenibile apre sia alle imprese che ai consumatori.

Il settore tessile e dell’abbigliamento dà lavoro infatti a 1,5 milioni di europei, creando posti di lavoro locali, opportunità commerciali e maggiori possibilità di sviluppare skills inerenti la creatività la manualità. La moda circolare avvantaggia in particolare le piccole imprese, consentendo loro di offrire nuovi servizi, come restauro, personalizzazione e sartoria, fornendo una maggiore base di clienti affezionati.

Allo stesso tempo, i costi possono essere ridotti grazie ai risparmi derivanti da una migliore produttività delle risorse e alla riduzione dei rischi, con una migliore gestione del processo produttivo. L’innovazione e la professionalità italiana possono fare la differenza nella promozione della progettazione europea per la filiera circolare del tessile.

La società italiana Ereb Srl, con il progetto SUSTAINTEX, vuole sviluppare un percorso per facilitare la filiera industriale e la formazione imprenditoriale, verso l’adozione di modelli di business sostenibili, applicati al settore dell’industria tessile.

Molte sono le iniziative correlate: un corso online sull’economia circolare e il tessile sostenibile, la produzione di un e-book digitale che raccoglie modelli di business sostenibili per l’industria tessile e lo svolgimento di un corso intensivo rivolto ai formatori del settore, sia accademici che industriali. 

I partner di SUSTAINTEX sono: Boğaziçi Üniversitesi, Environment Park, Crethidev, Tèxtils.Cat, Genista Foundation e la società italiana Ereb Srl.

Le attività di disseminazione di SUSTAINTEX

Le attività formative e di comunicazione del progetto intendono fornire delle competenze specifiche per affrontare le nuove sfide della transizione sostenibile nel settore della moda, alla luce dei più recenti schemi di regolazione europea.

Mentre finora l’impegno per la sostenibilità è stato oggetto di scelte volontarie da parte delle aziende, ora l’UE sta definendo direttive e regolamenti a salvaguardia di una competizione corretta e a tutela della sicurezza dei consumatori e della sostenibilità ambientale.

Si stanno sviluppando infatti strategie d’impresa per adattare la visione aziendale della filiera tessile, rimanere competitivi e rispettosi dell’ambiente.

Sustainability manager, amministratori delegati, imprenditori, communication manager, marketing strategist, consulenti di comunicazione ed europrogettisti, sono tutte figure che possono riscrivere il ruolo dell’industria tessile europea secondo i pilastri dell’economia circolare.