Free Tagliamento, un’iniziativa per conoscere l’ecosistema fluviale

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Il corso del più selvaggio dei grandi fiumi alpini, il Tagliamento, rischia di venir alterato dalla costruzione di ingenti opere che ne modificheranno la dinamica naturale.

Per tutelarne l’ambiente e sensibilizzare la cittadinanza, il comitato Free Tagliamento ha deciso di promuovere un’iniziativa per far conoscere “il Re dei fiumi alpini”. Saranno sette tappe, iniziando il 22 marzo, giornata mondiale dell’Acqua.

Il Tagliamento, che nasce nelle montagne del Cadore, attraversa il Friuli e dopo 170 chilometri sfocia nel golfo di Venezia.

E’ l’ultimo sistema fluviale delle Alpi che presenta ancora le sue caratteristiche naturali originarie, cioè un grande alveo a canali intrecciati che si modificano dopo ogni piena.

Qui la connettività fluviale è rimasta intatta e non sono presenti argini artificiali. È un fiume dal carattere torrentizio poiché il regime delle acque presenta ampie differenze fra i periodi di magra e di piena.

Per queste sue caratteristiche, il Tagliamento viene studiato e visitato da scienziati di livello internazionale, che hanno anche lanciato un appello nell’ottobre 2024 per tutelare il fiume, poi firmato da oltre ottocento esperti provenienti da 35 Paesi diversi.

La società civile e il mondo della scienza sono preoccupati dai progetti promossi dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e dall’Autorità di Bacino distrettuale delle Alpi orientali, di costruire delle opere per contenere le piene del fiume.

Nell’aprile 2024 la giunta regionale ha infatti approvato una delibera che dà il via alla progettazione di una cassa d’espansione a monte del ponte stradale di Dignano e di una cassa fuori alveo presso Varmo. Costruzioni che creerebbero uno sbarramento trasversale nella portata del fiume alterandone il flusso dei sedimenti e della fauna, tra cui pesci, uccelli e anfibi.

Il comitato Free Tagliamento è composto da una coalizione di associazioni, tra cui le sezioni del Friuli-Venezia Giulia di Legambiente, WWF e Lipu e il Centro italiano per la riqualificazione fluviale (Cirf). L'iniziativa si articolerà in sette appuntamenti che saranno delle occasioni per avvicinarsi all’ecosistema fluviale, accompagnati da professori universitari, giornalisti, artisti. 

Si partirà il 22 marzo da Bibione, per una camminata sulla foce dove il Tagliamento entra nella laguna veneta. Il 13 aprile poi a Latisana ci sarà una biciclettata con un incontro sugli impatti della crisi climatica e degli eventi estremi.

Invece il 17 maggio presso Camino al Tagliamento si approfondirà il ruolo dei sedimenti nelle dinamiche dell’ecosistema fluviale.

Seguono altri quattro appuntamenti:

  • 15 giugno a Dignano una gita in canoa nella zona in cui si dovrebbe costruire una cassa d’espansione;
  • 28 giugno a Osoppo un giro in bicicletta in cui si comprenderanno il ruolo dell’acqua per l’agricoltura e le trasformazioni causate dall’uomo sull’ecosistema;
  • 12 luglio si terrà una passeggiata a Caprizi per conoscere il tratto sotterraneo e carsico del Tagliamento;
  • 20 settembre ci sarà infine un approfondimento presso il Castello di Ragogna sull’importanza della riqualificazione fluviale e sulla necessità di impegnarsi per il ripristino della natura.

Con questo progetto si vuole dunque far leva sull’importanza di uno sguardo al futuro e alla preservazione dell’ambiente.

Immagine di copertina: Turismo FVG