LAKAPOLIESIS: l’alluminio racconta con l’arte la natura e il riciclo

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Lakapoliesis, l’inedita mostra dell’artista Matteo Cibic, si è svolta dal 26 marzo al 13 aprile presso la Fondazione Luigi Rovati, nel contesto dell’Art Week e Design Week di Milano. Il Consorzio CIAL ha promosso l’iniziativa, rinnovando il suo sostegno al mondo dell’arte.

L’alluminio, largamente diffuso e con la potenzialità di essere riciclato all’infinito, è stato il protagonista della mostra realizzata con CIAL, il Consorzio Nazionale che si dedica alla gestione della raccolta e del riciclo degli imballaggi realizzati in questo materiale.

Ritratti di piante, frammenti, vere e proprie installazioni. Sono le opere con cui Matteo Cibic ci mostra come gli organismi vegetali entrano nelle nostre vite, negli ambienti quotidiani, domestici e urbani.

Con CIAL, l’artista ha realizzato Lakapoliesis Renovata e Lakapoliesis Vitalis, due grandi sculture dalle sembianze mitologiche, esposte nel corso della mostra all’interno del giardino della Fondazione Rovati.

Lucente, malleabile ma resistente, l’alluminio riciclato non a caso è stato scelto per la realizzazione dell’esposizione. È infatti simbolo di rigenerazione continua, tenacia e allo stesso tempo adattabilità, caratteristiche proprie anche del mondo vegetale.

La mostra racconta come sia traslata la mia visione rispetto al mondo vegetale, da elemento strumentale all’uomo a elemento invece di contemplazione estremamente saggio che ci fa capire la nostra piccolezza e la loro lungimiranza.

Matteo Cibic

L’approccio antropocentrico predominante nella società occidentale qui viene meno, conferendo alla natura un ruolo autonomo se non predominante.

Lakapoliesis ha una capacità comunicativa interessante: l’artista esplora la relazione tra esseri umani e natura e allo stesso tempo il valore e le potenzialità della materia prima riciclata, che dunque rinasce e raggiunge un nuovo e inedito ruolo.

Per CIAL, supportare l’arte significa promuovere un messaggio chiaro: l’alluminio non è solo un materiale strategico per l’economia circolare, ma anche un incredibile strumento espressivo.

Matteo Cibic ha interpretato molto bene il nostro materiale attraverso delle realizzazioni in linea con un concept che è legato alla naturalità e all’espressione di organismi viventi“, conferma Stefano Stellini, Direttore Generale di CIAL.

L’esposizione ha dunque offerto al pubblico un’esperienza immersiva tra arte, natura e sostenibilità e un’occasione di scoperta e riflessione innovativa.